Pensioni, aumenti a gennaio: ufficiale. Assegni più ricchi: ecco di quanto

Pensioni aumenti assegni: perequazione e inflazione, ecco di quanto crescono a gennaio 2022

Pasquale Trdicio (Lapresse)
Economia
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Pensioni aumentano a gennaio: quanto? Ecco le cifre

Pensioni più ricche dal 1° gennaio 2022: perequazione del 100% rispetto all’inflazione sugli assegni pensionistici fino a 4 volte il minimo stabilito (quindi 2.062 euro al mese a fronte del trattamento minimo del 2021 di 515,58 euro). Il governo Draghi va in soccorso dei pensionati e mette così per loro un argine ai rincari dei vari settori: in primis quello delle bollette di luce e gas (su cui sono state posti altri aiuti per le famiglie). Vediamo di capire le cifre visto che se n'è parlato molto in queste settimane: quanto cresceranno le pensioni (mentre sulla riforma c'è l'allarme... quota zero).

Pensioni aumento assegni: Inps, l'annuncio di Tridico

"Aumenti considerevoli rispetto all'adeguamento dell'inflazione dal primo gennaio 2022", aveva spiegato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico a Unomattina su Rai1. "Un aumento cosi' diffuso non avveniva da anni". La perequazione, l'adeguamento sara' al 100% per tutte le Pensioni fino a 4 volte a minimo ma anche quelle superiori avranno un aumento, le parole di Tridico.

Pensioni aumento, rivalutazione assegni: i calcoli

Da gennaio 2022 le pensioni fino a quattro volte il minimo (fino a 2.062 euro) avranno una perequazione rispetto all'inflazione del 100% (+1,7%) gli assegni superiori godranno di un recupero rispetto all'aumento dei prezzi del 90% e poi del 75%. Il trattamento minimo oggi pari a 515,58 euro mensili passerà a 524,34 euro. Chi percepisce una pensione lorda annua di 5.000,00 euro con il nuovo sistema avrà un beneficio di 29,75 euro mensili (oltre 380 l’anno). Un assegno pensionistico da 1000 euro (inferiore a 4 volte il trattamento minimo) avrà una rivalutazione dell'1,7% e salirà a quota 1017. Uno da 1500 passerà attorno ai 15,25, quelli con 2000 euro cresceranno a 2034. Mentre una pensioni da 2.500 euro mensili (tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo) avrà un tasso di rivalutazione del 1,53% passando a 2.5341 euro. E così via, tenendo conto che le pensioni tra i 3 e i 5mila euro godranno di un tasso di rivalutazione del 1,275% (dunque dovrebbe essere: da 3mila e 3.48, da 4mila a 4.061, da 5mila a 5.073). Bisogna sottolineate che gli importi delle pensioni sono provvisori ossia riferiti all'inflazione misurata sui  primi 9 mesi dell'anno. A gennaio 2023 l'Inps passerà alla verifica con il valore definitivo ISTAT di tutto il 2021 e all'eventuale conguaglio.

Pensioni, rivalutazione assegni:  Inps, Tridico: adeguamento pari all'1,7% lordo

Il tema delle pensioni più ricche negli assegni mensili era già stato toccato dal presidente dell'Inps in un'intervista a La Stampa rilasciata nei giorni scorsi: "Ci sarà un adeguamento pari all'1,7% lordo dell'importo dell'assegno mensile, una rivalutazione piena che non accadeva da anni e che è stata attivata in modo tempestivo per fara rrivare l'integrazione alle persone il prima possibile", le parole di Pasquale Tridico, che aveva confermato l'assegno più pesante per i pensionati.