Pensioni, niente riforma e Quota 41: si resta con Quota 103. Ecco perchè
Continua il dialogo tra Governo, sindacati e parti sociali ma non sembra ci saranno novità per i pensionati l'anno prossimo
Pensioni 2024, sembra difficile che possa arrivare la tanto attesa riforma dell'Inps
La tanto attesa riforma delle pensioni non arriverà nel 2024. In molti attendevano la conferma dell'adozione di Quota 41 per l'anno che verrà ma come confermano il ministero dell'Economia non ci sono le risorse necessarie e per questo si va verso una proroga di Quota 103 dal prossimo gennaio, che prevede l'uscita dal lavoro a 62 anni con 41 anni di contributi. L'inflazione galoppante, che comporterà una rivalutazione significativa degli assegni nel 2024, non fa che confermare i dubbi sull'effettiva riforma dell'Inps.
Pensioni 2024, senza copertura si resta con Quota 103
Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, continua a tenere aperto il tavolo delle trattative con le parti sociali dopo che il confronto con i sindacati, che dal canto loro chiedono l'uscita del lavoro a 62 anni senza condizioni, non ha avuto esito positivo ma il vero problema sono la mancanza di coperture, punto su cui Cgil, Cisl e Uil non vogliono sentire ragioni. Non sembra esserci spazio nemmeno per Quota 41, che preve di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età. L'operazione costerebbe 2-4 miliardi di euro oggi impossibili da recuperare nonostante i buoni proposti del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.
Si parla anche della possibilità di uscire dal lavoro a 64 anni con una riduzione tra 1-2% degli assegni per ogni anno mancante rispetto ai 67 oggi previsti. Ferma anche a proposta per Quota donna con anni di sconto sui pensionamenti in relazione al numero dei figli.
La pensione di garanzia per i giovani, bloccati tra carriere discontinue e bassi salari, ad oggi sembra l'unica riforma che si potrebbe realizzare nell'immediato. L'ipotesi sarebbe quello di precedere un trattamento minimo a una certa età, a prescindere i contributi versai, con un assegno di 1.000 euro. L'ipotesi più probabile per il 2024 resta quindi la proroga di Quota 103 insieme alle altre formule coe l'Ape sociale il canale dei precoci. Non si esclude poi un ritorno alla prima formulazione di Opzione Donna.