Economia
Pensioni tagli: assegni decurtati per i pensionati. Il piano del governo
Pensioni tagli assegni e flessibilità per i futuri pensionati. News e indiscrezioni
Pensioni, riforma in stallo e quota 103 verso il... pensionamento
Riforma pensioni in stallo. Che accadrà in futuro per gli aspiranti pensionati al momento non è dato sapere perchè i discorsi tra governo e parti sociali sono fermi. Però una sensazione forte trapela: visti i recenti dati legati spesa previdenziale evidenziati dall’Inps, si punterà probabilmente a limitare il più possibile le uscite anticipate. Tradotto? Quota 103 (erede di Quota 100 pensioni) a fine anno sembra destinata a chiudere la sua esperienza e le deroghe alle pensioni ordinarie si ridurranno ulteriormente.
Pensioni, tagli assegni e flessibilità per i futuri pensionati? Le indiscrezioni
E dunque che accadrà? Intanto la famosa Fornero - età della pensione agganciata alla speranza di vita - dovrebbe restare immutata: pensione di vecchiaia (oggi a 67 anni) o anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (12 mesi in meno per le donne). Poi, secondo quanto riporta il sito investireoggi "Il governo punta, invece, a modificare l’ordinamento nella parte in cui è concessa la pensione ai lavoratori contributivi puri al raggiungimento dei 64 anni di età con almeno 20 anni di versamenti. A oggi ne hanno diritto solo coloro che possono beneficiare di una pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale, circa 1.409 euro al mese. Soglia che potrebbe scendere a 1,5-1,6 volte l’assegno sociale per ampliare la platea dei lavoratori. A quel punto, si potrà andare in pensione a 64 anni a patto che i contributi versati nel sistema retributivo siano migrati a quello contributivo. Come già previsto per Opzione Donna". Alternative? "Magari anche a una uscita dal lavoro a 62-63 anni, ma con una penalizzazione commisurata agli anni di anticipo rispetto ai requisiti di vecchiaia", sempre secondo investireoggi.it.
Pensioni Quota 41 lontana
E il vecchio sogno di tanti (Lega di Matteo Salvini in primis) di fare quota 41 per tutti (ossia in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica)? Improbabilissimo, i conti purtroppo non tornano.
Pensioni, Inps: le previsioni di Tridico sui giovani
Il tutto mentre per i giovani si preannunciano tempi bui sul fronte delle pensioni. “I giovani lavoratori avranno accesso alla pensione solo se lavorano stabilmente e con carriere che sono retribuite in modo costante e dignitoso. Il problema è che ci sono ancora troppi lavoratori precari con carriere intermittenti e bassi salari“, le parole delle scorse ore pronunciate dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico ospite al programma di su Rtl 102.5 “Non stop news”.
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