Borsa, il rimbalzo delle banche trascina Piazza Affari: chiusura a +1.31%
Piazza Affari maglia rosa tra le piazze del vecchio continente, rimbalza grazie ai titoli bancari dopo che il governo ha rivisto la tassa sugli extraprofitti
Borsa, il rimbalzo delle banche traina Piazza Affari: Ftse Mib +1,31%
Le borse europee chiudono positive la seduta di oggi: Piazza Affari, la migliore, guadagna l'1,31% con il Ftse Mib a 28.308 punti. Francoforte registra +0,48%, Londra +0,83% e Parigi +0,72%. Negli Stati Uniti, intanto, Wall Street, dopo un avvio poco mosso, ha virato in negativo: a due ore dall'avvio delle contrattazioni il Dow Jones perde lo 0,41% e il Nasdaq segna -1,10%.
A trainare Piazza Affari sono i titoli bancari, rimbalzati dopo i chiarimenti del governo sulla tassazione degli extra profitti, il cui annuncio ieri aveva fatto precipitare in borse le azioni degli istituti. La performance migliore è quella di Finecobank, che guadagna il 7,12%. Banco Bpm chiude a +5,45%, Unicredit segna +4,37%, Mediolanum +2,68%, Mps +2,47% e Intesa +2,33%.
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Bene anche Telecom Italia, che mentre continua la trattativa con Kkr chiude a +5,70%. Performance positive anche per i titoli energetici: Eni avanza del 3,24%, Tenaris del 3,18% e Saipem del 2,28%. La maglia nera è di Generali, che nel giorno della pubblicazione dei conti del primo semestre 2023 perde l'1,15%.
Piazza Affari è risultata maglia rosa tra le piazze del vecchio continente, trainata dai titoli bancari, affondati ieri dall'introduzione della tassa sugli extra profitti. La fissazione da parte del Mef di un tetto massimo all'esborso sta limitando i danni per gli istituti di credito.
Sul listino, Intesa è salita del 2,33%, Unicredit del 4,37%, Banco Bpm del 5,45%, Monte Paschi del 2,47% e Bper del 2,21%. Ancora meglio altri finanziari come Fineco (+7,12%). Generali ha ceduto invece l'1,15% dopo la trimestrale. Tra le altre blue chip, bene l'energia, con Enel +1,42% ed Eni +3,24%. Balzo di Tim con +5,70%.
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Il prezzo del gas s'impenna del 30%
Il prezzo del gas, che in giornata ha superato i 43 euro, chiude in forte rialzo. Al Ttf di Amsterdam, i future sulle consegne di settembre si attestano a 39,7 euro al megawattora, in crescita del 27,792%. A pagare le parole del Ceo di E.On, la utility tedesca, che ha affermato in un’intervista a Bloomberg Television che la crisi non è finita. In Europa comunque le scorte sono insolitamente elevate e la domanda contenuta, anche se - osservano gli operatori - i ritardi nella manutenzione stagionale della Norvegia potrebbero fornire pressioni al rialzo.