Ponte sullo Stretto, assalto cinese: "Siamo interessati a realizzarlo"
La China Construction Communications Company, primo costruttore di ponti al mondo, mette gli occhi sull'Italia
La Cina punta sul Ponte sullo Stretto di Messina
Il progetto per realizzare il tanto invocato “ponte sullo Stretto di Messina” vale 10 miliardi di euro. E ormai è sotto gli occhi di tutti da tempo che, parafrasando il vecchio spot Barilla, “Dove c’è denaro, c’è Cina”. È proprio quella l’ultima opera finita nel mirino dei cinesi, nello specifico in quello della China Construction Communications Company (CCCC), primo costruttore di ponti al mondo. Lo ha dichiarato al Sole 24 Ore Pei Minshan, deputy general manager del colosso delle costruzioni: “Abbiamo l’esperienza e le competenze giuste per realizzare l’opera”.
Con il decreto firmato il 16 marzo dal Consiglio dei ministri italiano infatti è stata autorizzata l’immediata ripresa della progettazione e costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Inoltre, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso un avviso che conferma che il progetto da realizzare seguirà il piano tecnico del 2011 e dunque, si tratterà del ponte “strallato” (sospeso e sorretto da piloni) più ampio del mondo, con un’estensione di ben 3.2 chilometri.
Su questo, l’ingegnere cinese precisa: “CCCC è sicuramente molto interessata all’implementazione del progetto. Speriamo di poter utilizzare la nostra tecnologia già collaudata nella costruzione di altri due ponti simili per contribuire a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione nel Sud e nel Nord dell’Italia”.
Già in passato la società CCCC ha già inciso con contributi notevoli nel settore delle infrastrutture italiane dei porti, come la consulenza progettuale basata sul BIM per il nuovo progetto del porto offshore in acque profonde a Venezia nel 2017 o, fornendo molte attrezzature nel Cantiere per il porto di Vado a Genova nel 2019. Ora, vorrebbero espandersi ancora nell'economia italiana, assaltando il settore imprese.