Prada, la Cina mette le ali al lusso: nel trimestre ricavi a 1,1 mld
Moda, la holding italiana archivia un trimestre record: le vendite retail crescono del 23%. Paolo Zannoni nominato nuovo vice presidente vicario
Prada vola nel trimestre: la Cina torna protagonista, accelera anche il Giappone (+55%)
Prada archivia pandemia, guerra in Ucraina e incertezze macroeconomiche snocciolando un avvio di anno con i fiocchi: la holding di lusso italiana guidata dal manager Andrea Guerra ha messo a segno un primo trimestre da record. I ricavi netti hanno registrato un balzo del 22% sul 2022 attestandosi a 1.065 milioni di euro. Non ha fatto da meno anche il canale retail con una crescita del 23%, trainato da uno sviluppo like-for-like a prezzo pieno. La crescita è risultata in accelerazione rispetto al +14% del quarto trimestre dello scorso anno, con contribuzione positiva sia dal prezzo medio sia dai volumi full price.
A livello di gruppo, ha messo il turbo anche la pelletteria in rialzo del 14%, trainata sia da nuovi prodotti, sia dalle linee iconiche. L’abbigliamento continua a essere la categoria in più rapida crescita, registrando un +38%. Forte aumento delle vendite anche per le calzature, con un +20%, grazie al continuo successo sia delle collezioni formali sia lifestyle. Rispetto allo stesso periodo del 2022, le vendite retail del marchio sono cresciute del +21% a cambi costanti, e Miu Miu ha accelerato a +42%.
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Prada da record, Bertelli (presidente): “Il contesto macroeconomico complesso non spaventa: le priorità strategiche sono chiare”
“Il contesto macroeconomico rimane complesso e in continua evoluzione ma le nostre priorità strategiche sono chiare e possiamo contare su un’organizzazione rafforzata e sulla reattività che caratterizza il Gruppo Prada. Guardiamo al futuro con fiducia, determinati a proseguire il nostro percorso di crescita stabile e sostenibile", ha commentato a margine della presentazione dei risultati trimestrali Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo. “Abbiamo chiuso il primo trimestre in solida crescita, in tutte le categorie di prodotto e aree geografiche e abbiamo continuato a consolidare la desiderabilità dei nostri marchi".
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Nei primi tre mesi dell’anno l’area dell’Asia Pacifico ha registrato infatti una netta ripresa: le vendite sono aumentate del 22%. A mettere il turbo è stata però la Cina: è tornata a crescere, con un’ulteriore accelerazione verso la fine del trimestre, su una base di confronto particolarmente favorevole, e il sudest asiatico ha continuato a riportare risultati molto positivi.
Performance positiva anche per l’Europa che ha chiuso il trimestre in crescita, con vendite retail a +28%, trainate da turismo e consumi locali. Oltreoceano le Americhe hanno continuato a crescere moderatamente, con un +5%, su una base di confronto sfidante. In netta accelerazione invece il Giappone che ha segnato un rialzo del 55%, grazie ai recenti investimenti retail del gruppo e alla solida domanda da clienti locali, ai quali si sono aggiunti flussi turistici in aumento. Infine, il Medio Oriente ha registrato una crescita solida nel primo trimestre, con un aumento del 15% su base annua, seppur in moderazione rispetto al trimestre precedente.
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Prada mette il turbo nel trimestre, Guerra (ad): “Cina motore della crescita. Aprile in linea con i progressi del trimestre”
Il gruppo del lusso italiano, dopo aver archiviato lo stop pandemico e le crisi internazionali, sembra guardare al futuro con rinnovata fiducia. "Continueremo a investire nei nostri marchi, nella nostra rete di vendita e nelle nostre strutture, per supportare la crescita futura. Il contesto globale è in costante mutamento e richiede attenzione, ma vediamo benefici nell’accelerare questi investimenti, se le condizioni continueranno a permetterlo", ha confermato dal canto suo Andrea Guerra, amministratore delegato del Gruppo Prada. Per il gruppo, ha evidenziato Guerra, "è stato un inizio d’anno positivo. Nel corso del primo trimestre la Cina è tornata a essere uno dei motori della crescita, generando una netta ripresa delle vendite nell'area Asia Pacifico. Per l'anno in corso il focus rimane sul canale retail e sull’aumento della produttività dei negozi".
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Guardando al mero presente, Guerra ha poi sottolineato in conference call con gli analisti che “il mese di aprile è in continuazione con il progresso registrato nel trimestre". Il manager si è detto "contento" dei risultati di aprile, sottolineando come il gruppo abbia registrato "un’accelerazione in questi ultimi mesi, con una performance supportata dalla costante desiderabilità e da un forte momentum dei brand Prada e Miu Miu”. L'America, ha osservato Guerra, "credo si stia stabilizzando", specificando che il gruppo concentrerà gli "sforzi e investimenti nell'aumentare la visibilità dei brand" e che "questo rimarrà il nostro focus principale".
In particolare, il brand Miu Miu "ha fatto un grande lavoro negli ultimi mesi e si è posizionato in quello che è oggi, un marchio molto contemporaneo e attuale, un brand di successo, anche per il retail" con risultati "che non esprimono tuttavia il potenziale del brand". Guerra ha espresso infine soddisfazione per il numero di persone "che entrano nei negozi, che tornano dopo quale mese a comprare", parlando di un segno "importante per il futuro".
Infine, il consiglio di amministrazione ha nominato Paolo Zannoni vice presidente vicario e ha istituito la figura del Lead Independent Director, attribuendo il ruolo a Yoël Zaoui, come da indicazione degli amministratori non esecutivi indipendenti.