Pronta maxi rottamazione delle cartelle esattoriali: ecco come
Per la Cgia Mestre, dalle scadenze del 16 e del 30 novembre prossimi, il fisco incasserà 69 miliardi di euro
Il governo pronto a varare una maxi-rottamazione delle cartelle esattoriali
Il governo sarebbe pronto a varare una maxi-rottamazione di cartelle esattoriali di importo medio-basso. Da settembre 2021 era ripreso stabilmente l’invio degli accertamenti dopo la “pace” originata dal Covid. Ora però si rischia che arrivi un vero e proprio tsunami sulle famiglie e le imprese a causa del combinato disposto di inflazione, caro energia e guerra in Ucraina. Alla fine dell’estate sono state notificate 10 milioni di cartelle, cui se ne sommeranno altre 5 entro la fine dell’anno. Ma più della metà di queste rientra nella categoria “cartelle pazze”, cioè già estinte o che contengono errori.
Secondo il Corriere della Sera nel triennio 2022-2024, una bozza di convenzione tra Agenzia delle Entrate e Mef sancisce la riscossione per quest’anno del 70% delle cartelle. Inoltre si aggiungono i tempi dimezzati per pagare gli avvisi bonari inviati dall’Agenzia dopo i controlli formati sulle dichiarazioni dei redditi. Dal 4 settembre la regolarizzazione di quanto dovuto rispetto Irpef e Iva deve avvenire entro 30 giorni e non più entro 60.
Ecco perché la presidente del Consiglio si è affrettata a dichiarare nel suo discorso alle Camere che “sarà necessario - ha detto Meloni nel discorso programmatico alla Camera - mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette che del carburante. Un impegno finanziario imponente che drenerà gran parte delle risorse reperibili e ci costringerà a rinviare altri provvedimenti che avremmo voluto avviare già nella prossima legge di Bilancio”.
L’idea sarebbe quella di avere un nuovo dl Aiuti, poi la Legge di Bilancio con una nuova sanatoria delle cartelle per il prossimo anno. L’operazione di “saldo e stralcio” potrebbe prevedere che siano cancellati fino a mille euro, mentre per quelli fino a 2 mila/2.500 euro risalenti fino al 2015 si parla del saldo del 20% del dovuto e del taglio del restante 80%.
Come ricorda Il Messaggero Si pensa poi a una rottamazione quater per i debiti con importi maggiori e relativi sanzioni e interessi ridotti tutti al 5% e con una rateizzazione almeno quinquennale, più probabilmente decennale. E un’altra ipotesi allo studio riguarda quelle pendenze che ancora non hanno ricevuto la cartella esattoriale. Per loro potrebbe avvenire una “tregua fiscale”. Il Messaggero parla di una formula 5+5: una sanzione forfettaria del 5% e la rateizzazione in 5 anni.
Cgia Mestre: "Rischio ingorgo fiscale"
È in arrivo l’ingorgo fiscale di novembre che per l’erario è da sempre il mese più “gratificante” dell’anno. Dalle scadenze del 16 e del 30 novembre prossimi, il fisco incasserà ben 69 miliardi di euro. Secondo una stima elaborata dall’Ufficio studi della CGIA, le imprese, in particolare, saranno chiamate a versare l’Iva (19 miliardi), l’Ires (16,2 miliardi), le ritenute dei dipendenti e dei collaboratori (12,5 miliardi). Le aziende, inoltre, saranno chiamate a onorare anche l’Irap (10,9 miliardi), l’acconto Irpef dei propri dipendenti (7,3 miliardi di euro) e dovranno versare anche le ritenute d’acconto sui compensi dei professionisti (1,2 miliardi)
Gli artigiani di Mestre rilevano che "vista la portata del gettito, tante aziende avranno non pochi problemi a superare indenni questa raffica di scadenze fiscali. Novembre, infatti, costituisce un vero e proprio stress test che permetterà agli imprenditori di misurare la tenuta finanziaria delle proprie attività". Infatti, sottolineano, "quando un imprenditore in difficoltà da tempo non supera positivamente questo 'esame', spesso decide entro poche settimane se valga la pena o meno continuare l’attività". Per questo motivo, per evitare ripercussioni dall'inflazione e dalla contrazione dei consumi, "è auspicabile che in tempi ragionevolmente brevi il nuovo Governo provveda a tagliare drasticamente le imposte, al fine di “ammorbidire” anche i versamenti relativi alle scadenze più critiche di ogni anno: ovvero, i mesi di giugno-luglio e di novembre-dicembre".