Rdc ai migranti africani: così combattiamo i viaggi illegali. La proposta

I migranti che arrivano dall'Africa dovrebbero essere tutelati con corridoi umanitari, vie preferenziali che permettano di viaggiare in maniera sicura

di Ezio Pozzati
Economia

Strage migranti, una forma di sostentamento economico potrebbe essere una prima via di aiuto concreto: il commento 

L'Unhcr (UN Refugee Agency) ci dice che i migranti che sbarcano in Italia provengono dall'Africa subsahariana così suddivisi: Nigeria 19%, Eritrea 13%, Sudan 7%, Gambia 7%, Costa d'Avorio, 7%, Somalia 5% ed in minore percentuale da Pakistan, Afghanistan, Senegal, Mali, Ciad, Egitto e Siria. Ora, il problema della migrazione da Paesi dove sappiamo che esistono guerre civili e comunque conflitti in genere a mio avviso queste persone dovrebbero essere tutelate, soprattutto dall'ONU, con dei corridoi umanitari, quindi con delle vie preferenziali che permettano di uscire dalla propria nazione per approdare in Stati più sicuri.

Poi vi è l'altro grande problema: quello della migrazione economica e qui permettetemi di fare un breve commento. Il fatto di voler a tutti i costi approdare sulle coste italiane, accompagnati da scafisti su fatiscenti barconi stipati all'inverosimile da uomini, donne e bambini dove tutti si chiamano “DAMMIMILLLEEUROETIPORTOIO”, dove i barconi sono senza servizi, senza personale sanitario, senza assicurazione e poi non comunicano data, ora, porto di partenza e di attracco causando la morte degli imbarcati e scaricando le colpe su altri, non mi pare una scelta opportuna.

Detto questo passiamo ai migranti economici. Queste persone, a quanto è dato sapere, una volta sbarcati ricevono tutte le cure necessarie, sono accuditi da personale che, per quanto possibile, fornisce loro cibo e assistenza e altro supporto. Il problema viene dopo che hanno lasciato le strutture di ricezione e, alcuni di loro, si dedicano allo spaccio, alla prostituzione ed ad altre forme delinquenziali. Ho avuto modo di parlare con qualcuna di queste persone e mi hanno detto che: “In Italia non c'è problema, se ti beccano a spacciare o a detenere stupefacenti il giorno dopo puoi continuare, impunito, a fare quello che facevi prima, perché ti rilasciano subito”. La domanda è di rigore: come si fa a non far partire i migranti economici?

Ecco l'idea. Sapendo che in Africa dilaga la corruzione, non dappertutto ovviamente, non è intelligente fornire finanziamenti ai vari governi, ma questa volta, sotto il controllo dell'ONU del FMI e delle Istituzioni competenti sarebbe interessante proporre di fornire il REDDITO DI CITTADINANZA alle famiglie dei vari paesi coinvolti nella migrazione economica, sapendo che il reddito medio in Africa si aggira intorno ai 100/150 dollari l'anno, tutta l'Europa e gli Stati interessati potrebbero fornire le risorse finanziarie necessarie risolvendo così il problema dell'arrivo di milioni di persone. Altra domanda: sapendo che l'analfabetismo è dilagante come fai? Presto detto: avete presente come funzionava la Tessera Annonaria (istituita in Italia dal 1940 fino alla fine della II Guerra Mondiale)?

Ecco si potrebbe fare così, ma con l'accortezza che l'uso delle tessere sia veramente destinato alle famiglie. Per concludere, può essere una soluzione fattibile sotto il profilo economico-finanziario, quello più importante della perdita di vite umane e per un possibile e potenziale sviluppo dei Paesi interessati? Le Istituzioni preposte e quanti hanno responsabilità in tal senso saranno in grado di valutare questa semplice proposta? Forse qui il Reddito di Cittadinanza sarebbe una forma di sostentamento plausibile. Grazie.

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