Riforma fiscale, Leo: "Nessun condono per gli evasori. Vi svelo i dettagli"
Il viceministro dell'Economia: "Concordato preventivo di due anni solo per le imprese con un punteggio pari o superiore a otto". Ecco i parametri per ottenerlo
Riforma fiscale, Leo: "Nessuno sconto. Rigidi parametri per la tregua"
Il governo ha varato la legge delega sulla riforma fiscale. Anche se le quattro fasce di riferimento delle aliquote non sono ancora state ancora decise, emergono le linee guida sul nuovo criterio che entrerà in vigore tra due anni. Il viceministro dell'Economia Maurizio Leo di Fdi annuncia i dettagli del concordato preventivo biennale.
"Una pagella virtuosa, con un indice di affidabilità fiscale elevato. Pari almeno ad otto, in una scala da uno a dieci. Solo così - spiega Leo e lo riporta Repubblica - le piccole e medie imprese, con un fatturato annuo fino a 5 milioni di euro, potranno accedere in automatico al patto con il Fisco che congela le tasse per due anni, senza prevedere nuovi controlli". Una misura voluta dal governo, all’interno della delega fiscale, per ribaltare l’approccio sull’accertamento. E difesa dall’estensore della riforma, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo che ha annunciato i dettagli del meccanismo.
"Il concordato preventivo biennale - ha premesso Leo e lo riporta Repubblica - non è un condono, fisco amico non significa fare sconti". Fissando poi i paletti, che provano a rispondere alle critiche, arrivate da più parti, sui rischi legati al meccanismo, di fatto un vantaggio per gli evasori. Per questo Leo ha citato gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, costruiti in base alle informazioni comunicate dalle imprese all’Agenzia delle Entrate. E che già oggi prevedono dei premi, come la riduzione dei termini per gli accertamenti, per i contribuenti più affidabili.