Russia, scatta l'embargo Ue sul petrolio. Arriva nuova impennata sul gasolio
In autostrada è tornato a superare i 2,5 euro al litro
Nuove sanzioni alla Russia, schizza in alto il prezzo del petrolio
Scatta l'accordo sulle nuove sanzioni al petrolio russo. L'Unione Europea e il G7 hanno adottato l'accordo sul price cap dei prodotti petroliferi russi raffinati e trasportati via mare verso Paesi terzi. L'intesa, approvata ieri sera dagli ambasciatori dei Ventisette, prevede una soglia di 100 dollari al barile per i prodotti raffinati di alta qualità, come il diesel, e di 45 per i prodotti di fascia bassa, come la nafta. Il provvedimento entrerà in vigore domani. Il cap si aggiunge a quello già approvato sul petrolio russo (fissato a 60 dollari al barile), in vigore da dicembre 2022.
Ma secondo la Stampa, questo porterà a una nuova impennata dei prezzi del gasolio. "Assoutenti segnala che su alcune tratte autostradali il gasolio in modalità servito è già tornato a superare i 2,5 euro al litro; l’associazione lancia l’allarme su possibili ulteriori manovre speculative, ricordando, in una lettera inviata a ministero delle Imprese, Mister Prezzi e Antritrust, gli extraprofitti che le compagnie avrebbero realizzato nel 2022 (1,9 miliardi sulla benzina e 7,4 miliardi sul gasolio)".
"Secondo i dati del ministero dell’Ambiente aggiornati a ottobre, a fronte di circa 19 milioni di tonnellate di gasolio vendute nel Paese fra autotrazione e altri usi, l’Italia ha importato dalla Russia 323 mila tonnellate di gasolio", riporta la Stampa. "Ringrazieranno anche gli Usa, che nel 2022 già hanno incassato il loro dividendo col gas naturale liquefatto, chiamato in parte a sostituire i flussi dalla Russia: in un anno l’export verso l’Europa è passato da 17,5 a 41,4 milioni di tonnellate, diventando il secondo esportatore mondiale di Lng a fianco del Qatar e dietro all’Australia".