Salario minimo, Calderone frena. E anche i sindacati non sono d'accordo
La ministra del Lavoro rallenta sulla richiesta delle opposizioni. E persino le associazioni sindacali non vogliono l'introduzione dell'accordo base
Salario minimo, Calderone: "Non sono certa si possa fare". E anche i sindacati sono contrari
"Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge. Noi siamo attenti a tutte le dinamiche del mondo del lavoro". A dirlo all'indomani dell'intesa sulla soglia a 9 euro l'ora raggiunta dalle opposizioni per una proposta unitaria da presentare alla Camera, è la ministra del Lavoro Marina Calderone, intervenendo a margine del Festival del lavoro 2023.
Ma come riporta la Stampa, anche "i sindacati sono contrari a normare un livello base ritengono sia difficile poi contrattare l’accessorio". Come spiega la Stampa, inoltre, resta "da definire se nella paga oraria rientrino anche 14esima, welfare e pensioni integrative".
Ma l'opposizione insiste sulla necessità del provvedimento. “La ministra del Lavoro dice che non serve una legge sul salario minimo. A lei e al Governo - afferma la segretaria del Pd Elly Schlein - vorrei ricordare che ci sono tre milioni di lavoratrici e lavoratori poveri in Italia e che questo Governo non può non capire che sotto una certa soglia non si può parlare di lavoro ma è sfruttamento. La proposta delle opposizioni rafforza la contrattazione collettiva perché fa valere per tutti i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto comparativamente più rappresentativo. E fissa anche una soglia di 9 euro l’ora, sotto la quale non si può scendere nemmeno nella contrattazione. Questo per garantire una giusta retribuzione anche dove la contrattazione non c'è o dove è fatta da contratti pirata. Il lavoro va pagato dignitosamente da chi lo usa. Il fisco - aggiunge Schlein - va riscritto per dare equità al prelievo riducendo in modo strutturale il peso sul lavoro dipendente e non attraverso la gentile concessione di agevolazioni o decontribuzioni temporanee e categoriali”.
"Con il salario minimo diamo una risposta a oltre tre milioni di lavoratori privi di copertura contrattuale. I 9 euro orari sono un antidoto concreto al carovita. Per questo è incomprensibile il no della destra. Che preferisce agitare i soliti fantasmi anziché risolvere problemi", scrive su Twitter il deputato Pd Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.
"Nove euro di salario all’ora è proprio il minimo, eppure - fa eco il responsabile economia di Sinistra Italiana Giovanni Paglia - oltre 4 milioni di lavoratrici e lavoratori guadagnano meno di cosí. In altre parole, sono povere lavorando. Dare una risposta che migliori le loro vite - prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra - non dovrebbe essere un impegno solo delle opposizioni, ma dell’intera politica. E occorre farlo presto perché è già tardi".
Insiste sulla necessità di discuterne in Parlamento, il segretario di Più Europa Riccardo Magi: "La proposta di salario minimo delle opposizione unite deve essere discussa o sarebbe un gravissimo sgambetto al regolare confronto democratico tra maggioranza e minoranza. Su questo, non tollereremo in alcun modo che il salario minimo non venga calendarizzato e discusso nel più breve tempo possibile", conclude Magi.