Salario minimo? Roba da ventennio fascista. Conte e Schlein studino la storia

Ecco come i nuovi antifascisti calcano, senza saperlo, le stesse orme del regime. L'analisi e il confronto tra il caro vita di oggi e quello degli anni '30

di Ezio Pozzati
Elly Schlein Giuseppe Conte
Economia

Salario minimo? Roba da ventennio fascista. L'analisi e il confronto tra il caro vita di oggi e quello degli anni '30

Ho voluto fare una ricerca, molto breve, perché da quando si è insediato il Governo Meloni, da parte delle opposizioni, vi è stato un continuo riferimento al fascismo. Premetto che non voglio dare lezioni a nessuno, ma mi sorge un dubbio: i capi delle opposizioni hanno studiato la storia o parlano per sentito dire o per parte presa?

I principali sostenitori della tesi fascista sono: la Segretaria del PD, Elly Schlein (possiede una laurea in Giurisprudenza presa a pieni voti ed un curriculum da vero politico) ed il Capo del M5S Giuseppe Conte, laurea in Giurisprudenza, Avvocato, Professore Universitario e già Presidente del Consiglio, i quali sostengono, anche assieme ad altri, che è necessario introdurre in Italia il salario minimo garantito di 9 euro l'ora. Volete sapere cosa diceva Mussolini nel 1922? Nel 1922 Mussolini non aveva né una precisa visione ideologica, né un chiaro programma economico: propugnava misure di ispirazione socialista, quali la tassazione progressiva e quella sui profitti di guerra, il salario minimo, la nazionalizzazione delle industrie di armi e la partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese.

IL COSTO DELLA VITA DURANTE IL FASCISMO

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Non è che per caso gli attuali oppositori sono nella stessa situazione? Ora non voglio fare il saputello, però non vi sembra che i nuovi antifascisti calchino le orme del fascismo? Come si fa a dire che una persona o un pensiero sono fascisti? Io sono nato dopo la guerra e molto vicino al boom degli anni '60 e mi ricordo che i miei nonni dicevano che, all'epoca, gli italiani erano tutti fascisti, salvo poche persone che combatterono una battaglia, non solo personale, e molti di loro persero la vita, per poi cambiare idea quando l'Italia entrò in guerra. Ebbene quando sei sotto regime dittatoriale puoi capire che non si vive bene senza libertà, lavorando per i “padroni” per riuscire a sfamare la famiglia. E poi avete notato che i regimi comunisti o totalitari fanno sfilare le loro forze armate al passo dell'oca? Sono fascisti anche quelli? Forse oggi c'è molta diversità?

Attualmente, l'1% dei ricchi detiene la metà della ricchezza della popolazione mondiale, trovate sia cambiato qualcosa? O probabilmente c'è più libertà? Stanno scomparendo le classi medie e non abbiamo ancora visto un sindacato tirare fuori le unghie e dare soluzioni fattibili (forse perché i suoi rappresentanti guadagnano circa 4.000 euro netti al mese?) oppure quanto guadagna un Parlamentare e di quali privilegi gode sia durante il suo mandato sia nel momento in cui va in quiescenza? Comunque fanno bene le opposizioni a cavalcare questa tigre, perché il Popolo non è informato, tranne nella parte sportiva, il calcio gode di una protezione incredibile, tutti vogliono, nella loro squadra del cuore, il fuori classe o avere una squadra di tutto rispetto e di quando guadagna un singolo calciatore se ne fregano altamente, esso viene osannato sempre e comunque. Mi fermo qui sapendo che i problemi sono tanti, ma non sono in grado di trattarli tutti.

Le Persone che ho citato sopra dovrebbero prestare molta più attenzione alle necessità delle famiglie e degli individui in generale e forse potranno ottenere quella tanto desiderata e agognata poltrona di Presidente del Consiglio “non fascista”. Com'è dato capire, la mia è una provocazione per studiare la storia e l'economia e se possibile (ma non credo) non ripetere sempre gli stessi errori.

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