Santo Versace si compra il magazine Hotcorn al prezzo di un caffè

La rivista in perdita nel quadriennio 2019-2022

di Andrea Giacobino
Santo Versace
Economia

Santo Versace e il socio Gianluca Curti si prendono Hotcorn

Santo Versace, fratello del defunto stilista Gianni, che dal 2019 è presidente e socio con Gianluca Curti della casa di produzione cinematografica Minerva Pictures Group, ha comprato con Curti “Hotcorn”, magazine cartaceo e digitale di informazione su cinema e serie TV.

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A vendere alla The Hot Corn srl (ex Movieitaly srl) è stata Chili spa, piattaforma streaming di film di cui primo socio è la Torino 1985 della famiglia Lavazza (caffè) col 18,5% seguita col 15,8% dalla lussemburghese Capsicum, emanazione del fondo Negentropy, e che è guidata dall’amministratore delegato Giorgio Tacchia.

Il contratto di cessione di ramo d’azienda sottoscritto lo scorso 23 giugno a Roma davanti al notaio Massimiliano Ebner, riporta anche il “prezzo” dell’asset venduto: all’articolo 3 del documento, intitolato “Corrispettivo”, si legge infatti che “il prezzo dovuto a fronte della cessione del ramo d’azienda è pari a 1 (uno) euro”.

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Come mai Hotcorn è stato pagato meno di un caffè? Al punto 2 dell’articolo 3 si legge infatti che il prezzo “ha tenuto conto dell’andamento economico del ramo d’azienda che ha prodotto perdite d’esercizio quantificate in poco più di 350mila euro nel quadriennio 2019-2022”. A comprare, come detto, è la ex Movieitaly che ha come azionisti Minerva Pictures Group di cui Curti ha il 70% e Versace con la sua Volcano srl il restante 30%.

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