Smemoranda colpisce Cmc: nel 2022 perdite per 4,1 milioni

Il passivo è dovuto alle svalutazioni per 3,2 milioni che hanno interessato per quasi 2,9 milioni la quota del 12,08% in Sg, finita in liquidazione a marzo

di Andrea Giacobino
Smemoranda
Economia

Smemoranda colpisce Cmc con perdite oltre i 4 milioni

La recente messa in liquidazione di Smemoranda Group (Sg) storico marchio della famosa agenda, pesa sui conti di Cmc, la holding dove Massimo Moratti, presidente di Saras il cui 20% fa capo all’accomandita di famiglia, ha raggruppato i suoi investimenti diversificati.

Qualche giorno fa, infatti, nella sua qualità di socio unico della Cmc (l’imprenditore ha infatti da poco acquisito dagli eredi l’1% in capo a Rinaldo Ghelfi, storico dirigente dell’Inter di Moratti, scomparso a fine del 2022), in assemblea ha usato parte della riserva straordinaria per ripianare integralmente la perdita di 4,1 milioni di euro segnata nel bilancio 2022, peggiore del passivo di 675mila euro del precedente esercizio.

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Il passivo è dovuto alle svalutazioni per 3,2 milioni che hanno interessato per quasi 2,9 milioni la quota del 12,08% in Sg, finita in liquidazione nello scorso marzo. Svalutata anche la controllata Leda (per 65mila euro) che opera nella consulenza mentre di 376mila euro è stato il writeoff sul 10% di Mi Viejo, la società immobiliare lanciato da Javier Zanetti, storico campione dell’Inter dei tempi di Moratti.

Gli asset di Cmc, pari a 22,8 milioni, comprendono un immobile a Cortina d’Ampezzo e un terreno a Castiglion della Pescaia, la lussemburghese Emcedeux (proprietaria di immobili a Parigi) e l’1% della Sator di Matteo Arpe. La holding a fronte di un patrimonio netto di 5,7 milioni ha debiti per 17 milioni.

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