Spese mediche da consegnare per il 730. Ecco quali scontrini portare al Caf

L'Agenzia delle entrate dirama una circolare in cui si chiariscono quali sono le ricevute obbligatorie da presentare per la propria dichiarazione dei redditi

di Redazione Economia
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Dichiarazione dei redditi, scontrini e ricevute da consegnare 

Si avvicina la finestra per predisporre la propria dichiarazione dei redditi, le norme sono in continua evoluzione e, come ogni anno, i cittadini devono barcamenarsi tra la miriade di scontrini e ricevute accumulate da presentare al Caf  più vicino o al proprio commercialista di fiducia. La voce più incresciosa è senz’altro quella delle spese mediche. È obbligatorio includere la copia degli scontrini emessi per gli acquisti in farmacia?

La prima cosa da tener presente è che al fine della detrazione fiscale sulle tasse da versare sui redditi è necessario che le spese sostenute siano state sostenute con metodi tracciabili, quindi tramite carte di credito o bonifici bancari. Il pagamento in contanti non consente alcuna detrazione. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Ecco quali.

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Le spese effettuate in farmacia infatti sono esenti da queste “restrizione”, di conseguenza, non è obbligatorio presentare gli scontrini in sede di compilazione del 730/2023 per la dichiarazione dei redditi, ma non è sempre stato così. Oggi invece – come riporta I love trading - gli scontrini emessi dalle farmacie vengono considerati “parlanti”, grazie alla dicitura del codice fiscale del contribuente riportata dietro presentazione della tessera sanitaria.

In questo modo infatti, tutte le spese sostenute finiscono direttamente nel cassetto fiscale e quindi, nel precompilato del 730 disponibile sulla propria area personale dell’Agenzia delle Entrate.  Tuttavia, è bene tenere a mente che questa procedura non vale lo stesso per altre spese mediche, come, ad esempio, quelle rilasciate dal dentista.  

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Spese mediche, l’Agenzia delle Entrare chiarisce il dubbio

L’obbligo decaduto per la presentazione degli scontrini emessi dalla farmacia è stato diffuso nella circolare n.14 e nella n.15 del 19 giugno 2023, secondo cui appunto la conservazione degli scontrini non è più necessaria o meglio, esiste una possibile alternativa ad essa. All’intermediario - sia esso un Caf o il commercialista - non dovranno essere necessariamente consegnate le ricevute perché sarà possibile sottoscrivere una autocertificazione riportando su di essa, in maniera dettagliata, le spese sostenute in farmacia.

La lista è facilmente scaricabile accedendo con lo Spid al sistema tessera sanitaria, dove sarà possibile consultare tutte le spese sostenute nell’arco dell’anno d’imposta al quale il 730 fa riferimento. Oltre ai capitoli di spesa, andrà riportata la dicitura “che tale prospetto corrisponde a quello scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria”. Solo nel caso l’ammontare delle spese effettivamente sostenute sia superiore a quelle presenti nel sistema online occorrerà consegnare al CAF scontrini e fatture relative ai costi “mancanti” nella precompilata.

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