Stellantis, si ferma la fabbrica di Melfi. Adesione del 90% allo sciopero

Fim, Uilm, Fismic e Uglm danno il via allo sciopero nella fabbrica di Melfi, in Basilicata. I sindacati: "Adesione altissima allo sciopero"

di Redazione Economia
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Stellantis, sciopera la fabbrica di Melfi. I sindacati: "Adesione altissima"

Allo stabilimento Stellantis di Melfi, in provincia di Potenza, è in atto per tutta la giornata lo sciopero indetto dai sindacati Fim, Uilm, Fismic e Uglm della Basilicata, proclamato per otto ore su tutti i turni di lavoro.

Braccia incrociate anche nelle aziende dell'indotto e della logistica. I lavoratori stanno tenendo un presidio all'ingresso B, con analoga iniziativa anche da parte della Fiom. Le sigle che hanno indetto lo sciopero chiedono certezze sulla produzione dei quattro nuovi modelli elettrici e della quinta vettura, annunciata nell'ambito del tavolo nazionale tra la multinazionale e il Governo.

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Oltre alle incertezze sulla transizione dagli attuali modelli produttivi a quelli elettrici, i lavoratori lamentano anche gli aspetti legati all'organizzazione, in particolar modo le trasferte. ''È importante essere qui per ribadire a Stellantis che i patti si rispettano e per dire al Governo che i tavoli sono utili se producono risultati concreti in termini di politiche e investimenti per il settore'', ha dichiarato il segretario generale della Cisl lucana, Vincenzo Cavallo.

''Qui a Melfi si gioca il futuro di tutta la nostra regione - ha detto - la cui economia dipende fortemente dalla presenza di questo importante sito industriale. A livello globale il settore automotive sta attraversando una fase di trasformazione epocale che non ha precedenti. Davanti a questo radicale cambio di paradigma della mobilità serve una risposta condivisa fatta di strategie industriali chiare e socialmente responsabili e serve una politica industriale che non sia un ripiego verso posizioni di retroguardia che significherebbero la fine del settore automotive in Italia''.

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Secondo Cavallo, ''la transizione verso la mobilità elettrica - ha aggiunto - è una sfida che va accompagnata con investimenti concreti su occupazione, filiere, ricerca e sviluppo. Senza questi investimenti l'obiettivo del milione di vetture che il Governo si è dato nelle interlocuzioni con Stellantis rischia di essere irrealistico. La Cisl è pronta a sostenere le scelte che vanno nella direzione di una transizione socialmente sostenibile a tutela dei lavoratori e dei territori interessati''.

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