Superbonus, spalmare i crediti su 10 anni si può: ecco come fare

Lo strumento deriva dal decreto Aiuti quater ed è previsto anche per sismabonus e bonus barriere architettoniche

Economia

Superbonus, approvato dal Senato lo spalmacrediti su 10 anni. Ora l'Agenzia dell'entrate dovrà decidere come regolarlo

Il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto n.11/2023 sulla cessione dei crediti e a breve è attesa la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il provvedimento introduce anche lo spalmacrediti già citato dal decreto Aiuti quater e che ora dovrà essere regolato dall'Agenzia delle entrate. Come ricorda il Sole 24Ore, lo strumento permette di utilizzare crediti fiscali associati alle ristrutturazioni in 10 anni. Tale possibilità era prima riservata solo al Superbonus ma è stata poi allargata anche al sismabonus e al bonus barriere architettoniche.

Superbonus e spalmacrediti, come funziona

Lo spalmacrediti riguarderà i crediti comunicati entro il 31 marzo 2023 e non più al 31 ottobre 2022. Al momento si sta cercando di aggiornare la piattaforma telematica dedicata per adeguarsi all'arco di tempo più lungo previsto dalla nuova legge. Lo strumento sarà disponibile anche per chi ha già usato una o più rate. Il residuo si potrà poi diluire su 10 anni. 

I crediti d’imposta "non ancora utilizzati possono essere fruiti in dieci rate annuali di pari importo" e non ci sono vincoli su quando si possa scegliere di farlo. Saranno i privati a risolvere il problema dei crediti inevasi grazie alla nascita di un nuovo veicolo finanziario per la compravendita. Le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora disponibili. Chi li ha esauriti per smaltire il 10% dei cresiti scontati annualmente potra ricevere una compensazione sotto forma di buoni del Tesoro con emissioni a partire dal 2028.

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