Tasse sulle tredicesime degli italiani? Meno pesanti: come cambia il fisco
Tra le novità anche rate mensili per acconto e saldo Irpef, stop alla vendita online di sigarette elettroniche e bollettini Imu calcolati dal Comune
Meno tasse sulle tredicesime degli italiani. Ecco come cambia il fisco
Tassazione più leggera sulla tredicesima, sugli straordinari e sui premi di produttività. Rate mensili per acconto e saldo Irpef per i lavoratori autonomi e gli imprenditori individuali. Stop alla vendita online di sigarette elettroniche e della nicotina da masticare e bollettini Imu calcolati dal Comune e inviati a casa. Così il Fisco si avvia al cambiamento.
Prosegue infatti il percorso della delega fiscale, e si arricchisce di novità dopo il passaggio in commissione Finanze della Camera che ha completato l’esame, approvando una serie di modifiche, in vista del mandato al relatore la prossima settimana, per l’invio del testo nell’Aula della Camera a partire dal 10 luglio. Ma bisognerà aspettare comunque i decreti attuativi per vedere in vigore le prime norme, forse già nel 2024.
Superbollo addio
Si pensa a un riordino delle tasse automobilistiche con l’obiettivo di semplificare il prelievo. L’odiata tassa del superbollo sulle auto di grossa cilindrata per ora resterà ma si punta a un “progressivo superamento” a patto che non comporti maggiori oneri per i conti pubblici. In vigore dal 2011, il superbollo prevede un pagamento di 20 euro per ogni kW di potenza dell’auto superiore ai 185 kW, con un peso decrescente nel corso del tempo. Secondo Federcarrozzieri, il costo del superbollo su un auto Alfa Romeo Stelvio (206 kW) è di 420 euro e si arriva a 6.960 euro per le supercar come l’Aston Martin Dbs (533 kW) e a 7.840 euro per la Lamborghini Aventador Ultimae (577 kW). Gli introiti complessivi per le casse statali, sempre secondo l’associazione, nei 12 anni di vita del Superbollo, sono stati pari a circa 1,2 miliardi di euro, ma la tassa ha provocato pesanti anomalie nel mercato italiano dell’auto: se inizialmente si è assistito ad una sensibile riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW, successivamente si è registrato il proliferare dei "falsi leasing", ossia autovetture con targa estera fornite in noleggio a clienti italiani, con conseguente mancato versamento del bollo auto, superbollo, e imposte varie.
Cosa cambia in busta paga
Tornando alle novità per le buste paga dei lavoratori, saranno quindi tassate meno la tredicesima, gli straordinari e i premi di produttività. Sarà applicata un’imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali in misura agevolata, con un’aliquota che potrebbe convergere al 15% ma solo per i redditi più bassi. Prevista anche la possibilità di pagare a rate una serie di imposte destinate a lavoratori autonomi e imprenditori individuali: potranno versare acconto e saldo dell’Irpef con una rateizzazione mensile ma dovrebbe restare invariato l’attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti. Per le imprese, inoltre, il governo dovrà prevedere la possibilità di incentivi, in forma di super ammortamento, per le nuove assunzioni. Una misura che andrà di pari passo con la riduzione dell’Ires per le aziende che impiegano risorse in investimenti e assunzioni.
Flat tax
Resta invece in standby la promessa flat tax incrementale per i dipendenti ma non è escluso che nel percorso parlamentare possa rientrare. Per il momento si prevede solo "una complessiva valutazione, anche a fini prospettici" per l’anno in corso. La tassa piatta del 15% introdotta con la scorsa legge di Bilancio resta quindi, per ora, solo per le partite Iva e si applica solo sui redditi imponibili del 2023 per la parte incrementale rispetto agli anni 2020-22.
Imu a domicilio
I bollettini Imu potranno in futuro essere calcolati dal Comune e inviati ai cittadini direttamente a casa. Una delle modifiche approvate prevede infatti il passaggio graduale dell’Imu da imposta autoliquidata a imposta calcolata dal Comune e trasmessa al cittadino.
Sigarette elettroniche
Stop anche alla vendita online di sigarette elettroniche e della nicotina da masticare. Previsto il divieto di vendita a distanza, transfrontaliera o con approvvigionamento transfrontaliero, ai consumatori che acquistano nel territorio italiano le sigarette elettroniche e le cosiddette ’nicotine pouches’, ovvero sacchetti di nicotina masticabile. Ok anche al coinvolgimento della Guardia di Finanza nel piano di controllo per il contrasto al gioco illegale.