Terna, boom primo semestre: 1,48 mld di ricavi (+12%) e record di investimenti

Terna chiude il primo semestre in netto miglioramento su tutti gli obiettivi finanziari: l'ebitda supera 1 mld, si tratta del più alto della storia del Gruppo

di Redazione Economia
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Terna, boom primo semestre 2023: 1,48 mld di ricavi (+11,6%) e utile netto a 411,4 mln 

Terna ha chiuso il primo semestre dell'anno con ricavi pari a 1,485 miliardi di euro, in crescita dell'11,6% rispetto ai 1,33 mld di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. L'ebitda si attesta a 1,019 mld di euro - il più alto nella storia del gruppo - in progressione del 7,6% rispetto ai 946,9 mln dello stesso periodo dell'anno precedente mentre l'ebit è pari a 639 mln (+5,2%). Questo incremento riflette il miglior risultato delle attività Regolate. Il dato dell’ebitda relativo al  secondo trimestre del 2023 mostra un incremento del 6,9% a 519,2 milioni di euro (485,6 milioni nello stesso periodo del 2022).

L'utile netto si attesta a 411,4 mln di euro, in progressione del 3,3% rispetto ai 398,1 mln conseguiti nel primo semestre del 2022. È quanto rende noto Terna in un comunicato dopo che il Cda che si è riunito oggi sotto la presidenza di Igor De Biasio e approvato i risultati al 30 giugno 2023, illustrati dall’amministratrice delegata e direttrice generale Giuseppina Di Foggia.

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Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 59,1 milioni di euro, rilevano un incremento di 22,9 milioni di euro rispetto ai 36,2 milioni del primo semestre 2022, dovuto essenzialmente all’inflazione rilevata nel periodo, alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensata dai maggiori oneri capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità.

Il risultato ante imposte si attesta a 579,9 milioni di euro, in aumento di 8,7 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 (+1,5%). Le imposte del periodo sono pari a 168,5 mln di euro, in aumento di 8 mln di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+5%), per effetto del maggior risultato ante imposte e delle maggiori sopravvenienze attive nette sulle imposte rilevate nello stesso periodo del 2022. Il tax rate si attesta pertanto al 29,1%, in aumento rispetto al dato del primo semestre 2022 (28,1%).

La situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2023 registra un patrimonio netto di gruppo pari a 6.124,1 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 9.458,4 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 mln di euro di fine 2022, a supporto della crescita degli investimenti del periodo.
Nella seconda parte del 2023 il gruppo, sottolinea Terna, "continuerà a essere focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 'Driving Energy' pur in presenza di uno scenario macroeconomico molto volatile, caratterizzato da un’elevata inflazione a livello mondiale e da politiche monetarie restrittive da parte delle Banche Centrali, con conseguente rialzo dei tassi di riferimento, nonché di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commodities, che stanno provocando effetti negativi sulle previsioni di crescita economica mondiale".

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Terna, Di Foggia: “gli oltre 830 mln investiti (+25,7%) sono record”

Record storico di investimenti nel semestre per Terna. Gli investimenti complessivi realizzati dal gruppo Terna nel periodo sono pari a 830,5 milioni di euro, in crescita del 25,7% rispetto ai 660,5 milioni del corrispondente periodo del 2022.

"I risultati approvati oggi dal Cda confermano il ruolo centrale di Terna per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di indipendenza energetica del nostro Paese. Gli oltre 830 milioni di euro investiti nel semestre rappresentano un record per il periodo, a conferma della capacità di Terna di conseguire gli obiettivi economico-finanziari". Ad affermarlo è Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre.

"Siamo determinati a realizzare gli investimenti nella rete, nei tempi previsti dal piano, per favorire l'integrazione delle energie rinnovabili nel sistema elettrico", sottolinea Di Foggia.

In particolare, sottolinea Terna, "viene confermata una forte accelerazione degli investimenti nelle attività Regolate finalizzati ad abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili e contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal che mirano a trasformare l’Unione Europea in un’economia carbon-free entro il 2050, con un target intermedio di riduzione delle emissioni rispetto al 1990 di circa il 55% entro il 2030".

Tra i principali progetti di investimento in corso, rileva Terna, "si segnala l’avanzamento del Tyrrhenian Link, per il quale è avvenuta l’aggiudicazione del contratto delle stazioni di conversione e, sul Ramo Est, l’avvio di tutte le attività preliminari all’apertura dei cantieri, nonché l’avvio della fornitura dei cavi terrestri entro la fine dell’anno. Con riferimento al progetto Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche, è prevista nella seconda parte dell’anno l’aggiudicazione del contratto di fornitura e di realizzazione per la parte cavo.

Tra le principali infrastrutture della Rtn che entreranno in esercizio nel secondo semestre dell’anno figurano il collegamento sottomarino Elba-continente, l’interconnessione in corrente continua con la Francia, il collegamento Paternò-Pantano e la stazione di Pantano, in Sicilia".

Nel secondo semestre del 2023, rileva Terna, "proseguiranno anche gli interventi per la nuova rete elettrica dei Giochi Olimpici e Paralimpici 'Milano-Cortina 2026' con l'obiettivo di incrementare, con opere a ridotto impatto paesaggistico, l’affidabilità energetica nei luoghi interessati dall’evento".

 

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