Tim, Krr e Mef chiedono più tempo. Open Fiber, dal cda l'ok alle aree grigie
Vivendi è pronta ad adire le vie legali, per i francesi la Netco è sottovalutata
Tim, la data per l'offerta vincolante e la "sana dialettica". I tempi potrebbero allungarsi
La trattativa per Tim prosegue ma ha subito un rallentamento, Krr e Mef vorrebbero più tempo per la loro proposta vincolante e chiedono di prorogare la data fissata del 30 settembre. Il clima - si legge su Repubblica - viene definito di "sana dialettica". Il cda di Tim si riunirà il 27 e prenderà una decisione in merito. Il Mef sta aspettando il via libera della Corte dei Conti e dell’Antitrust; Kkr ha sondato i fondi sia sul debito che sul capitale da raccogliere, ma non ha ancora chiuso i finanziamenti; Tim lavora al contratto di servizio (master service agreement) che una volta staccata la rete dovrebbe garantire la sostenibilità della società che resta. Ma ci sono ancora tanti dettagli ad affinare.
La valutazione complessiva dovrebbe restare di poco superiore ai 20 miliardi (salvo gli earn out che la spingerebbero fino a 23 miliardi). Si cerca - prosegue Repubblica - una rimodulazione del valore dei vari pezzi: Sparkle - che in un secondo momento sarà rilevata dal Mef che ha stanziato 2,2 miliardi- è stata valutata tanto (1,25 miliardi), stesso discorso per Fibercop (di cui Kkr è compratore e venditore del 37,5%). Resta esclusa Vivendi, che non è ancora stata sentita, e sarà sondata solo dopo che Kkr insieme al Mef e F2i firmeranno l’offerta vincolante da inviare a Telecom. I francesi (padroni del 23,75% di Tim) restano fermi sulle loro posizioni: Netco è sottovalutata e la sostenibilità di quello che rimane è a rischio.
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Vivendi è pronta ad adire le vie legali, a partire dall’assemblea per approvare la vendita che (a suo dire), incidendo sull'oggetto sociale, deve essere straordinaria. Intanto il cda di Open Fiber - riporta Il Sole 24 Ore - ha dato il via libera per l'intesa sulle aree grigie. "Il passaggio in cda Open Fiber di questo punto, messo all’ordine del giorno, segnala evidentemente l’essere arrivati quantomeno al rush finale, su cui pesa il nodo del quantum che Open Fiber dovrà versare a Tim e soprattutto la possibilità di dividerlo in varie tranche (come vorrebbe Open Fiber) o di averlo in un’unica soluzione (come invece vorrebbe Tim)". Alcuni dei dettagli ancora da mettere a punto ma anche su questo fronte la trattativa prosegue spedita.