Tito Boeri contro Confindustria: "Ipocrisia, stop fornitori che pagano 5 euro"
"Spesso i lavoratori sfruttati sono di fatto dipendenti delle industrie"
Il j'accuse di Tito Boeri: "“Troppa ipocrisia da Confindustria sui fornitori che pagano 5 euro all’ora”
“Attenti al livello della paga minima, si rischia il boom del nero”. Tito Boeri interviene sul salario minimo e critica Confindustria in una lunga intervista su La Stampa. Boeri si batte da anni per un salario minimo perché esiste "una quota consistente di lavoratori che ha stipendi molto bassi se non addirittura da fame".
Tito Boeri riconosce che "sicuramente è un problema che riguarda soprattutto le piccole imprese sempre meno rappresentate da Confindustria. Ma anche per le grandi, per favore, togliamo il velo dell’ipocrisia: molte grandi imprese ricorrono ad aziende esterne, di cui sono spesso gli unici committenti, che pagano i propri lavoratori 5 euro l’ora. Sono di fatto loro dipendenti e hanno stipendi da fame. Bonomi non può voltarsi dall'altra parte e ignorare il problema".
Sugli stipendi fermi al palo dice sempre a La Stampa: "È un fenomeno che viene da lontano e si deve al fatto che l’economia non è cresciuta e che la produttività del lavoro è rimasta molto bassa. Il patto del ‘93 prevedeva due livelli di contrattazione: la contrattazione centralizzata fatta a livello nazionale e quella decentrata al livello delle imprese. Mentre la contrattazione centralizzata copre un numero sempre più basso di lavoratori, quella decentrata non è mai decollata. Su questo credo che il sindacato dovrebbe fare una profonda riflessione. Certamente sarebbe molto importante varare delle norme sulla rappresentanza che permettano di incentivare un maggiore ricorso alla contrattazione collettiva".