Tornano le "cartelle pazze": ganasce, avvisi del 2005 e conti pignorati
C'è tempo fino al 10 novembre per apportare correzioni a questa situazione, il che indica che la Rottamazione Quater è stata mal concepita
Equitalia, tornano le "cartelle pazze". Altro che pace fiscale..
Il proverbio "Errare è umano, perseverare diabolico" sembra adattarsi perfettamente alla situazione attuale. In particolare, nel caso di Ernesto Maria Rullini, che da sette anni guida l'Agenzia delle Entrate, sembra che ci siano nuove problematiche. Secondo Il Giornale, negli ultimi giorni molti italiani hanno ricevuto notifiche di pignoramento sui loro conti bancari, avvisi di fermo amministrativo sui veicoli e richieste di pagamento relative a debiti che erano stati esclusi dalla definizione agevolata. Tuttavia, non è chiaro se queste azioni siano state deliberate o siano dovute a errori. Nessuno sembra ammettere la responsabilità di queste azioni, che in un paese normale dovrebbero portare alle dimissioni.
In un momento di crisi, con conflitti in Ucraina e Israele, post-pandemia, inflazione e calo dei consumi, molte famiglie si erano rallegrate per le prospettive di pace fiscale che erano state evocate, ma ora si sentono nuovamente tartassate dalle richieste di pagamento dell'ex Equitalia. Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva proposto una pace fiscale che cancellasse parte del debito fiscale, compresi interessi e sanzioni. Tuttavia, non è chiaro se il nuovo piano del governo guidato da Giorgia Meloni avrà successo o sarà un fallimento, come i precedenti tre piani di pace fiscale che avevano destato preoccupazione tra i commercialisti a causa delle rate troppo poche, troppo alte e troppo ravvicinate.
Inoltre, ci sono problemi legati alle cartelle Inps, con l'istituto previdenziale che avverte che la rottamazione di alcune cartelle potrebbe avere effetti negativi sulle ricostruzioni delle carriere. C'è tempo fino al 10 novembre per apportare correzioni a questa situazione, il che indica che la Rottamazione Quater è stata mal concepita. Nel frattempo, molti contribuenti e professionisti segnalano l'arrivo di cartelle esattoriali sorprendenti, richieste di pagamento basate su debiti che risalgono addirittura al 2005.
Alcuni contribuenti si sono trovati a dover pagare somme ingiuste o addirittura debiti che erano stati prescritti o condonati. Anche le notifiche relative al fermo amministrativo dei veicoli sono state applicate in modo errato a oltre tre milioni di veicoli, portando cittadini ignari a circolare senza sapere di essere a rischio di sanzioni. Tutto ciò solleva domande sulla gestione delle cartelle esattoriali, in particolare sulla cancellazione delle cartelle dal 2000 al 2015, oggetto di condono.
La situazione è complicata anche dai termini di notifica delle cartelle esattoriali e dalle sanzioni e interessi che le gravano. In molti casi, le cartelle esattoriali contengono sanzioni così elevate da renderle impossibili da pagare. C'è anche una questione legale sulla costituzionalità dell'applicazione automatica di sanzioni del 200% in caso di ritardo nei pagamenti dei tributi non notificati personalmente ai contribuenti. Si sta aspettando un verdetto sulla costituzionalità dell'ammortamento alla francese applicato ai piani di rateizzazione dell'Agenzia delle Entrate. Queste sfide rappresentano una situazione difficile per il governo, che dovrà affrontare questioni complesse relative alla giustizia tributaria.