Tui, il Gruppo degli aerei azzurri risorge e spazza i fantasmi della crisi

Toccato il fondo nella pandemia ora la resurrezione con profitti e grandi progetti

di Daniele Rosa
Viaggiatori
Economia

Tui, dal crollo alla resurrezione

Crollare nella pandemia, ricevere aiuti dal Governo, ridare gli aiuti e rinascere in tre anni, una specie di miracolo, soprattutto se parliamo di viaggi e aerei, insolito in tanti Paesi, ma possibile nella “quadrata” Germania. E’ il caso della rinascita di TUI, la compagnia di viaggi Turistic Union International.  Per la verità, agenzia viaggi suona un po’ riduttivo visto che si sta parlando di un Gruppo tedesco quotato in borsa con 2,5 miliardi di euro di capitalizzazione, con più di 400 hotel, 16 navi da crociera, cinque compagnie aeree con più di 130 aerei e circa 1.200 agenzie in tutto il mondo. Un brand riconoscibile, un Tui rosso che emerge sugli  inconfondibili aerei dalla livrea azzurra. 

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Ebbene Tui, fondata nel 1933 dal visionario imprenditore tedesco Alois Fischer, aveva subito un pesantissimo colpo con la scoppio della pandemia, talmente pesante da costringerla a sospendere tutte le attività.  Le perdite nette dell’anno horribilis, settembre 2019-2020, avevano toccato i 3.148 milioni di euro, fatturato a -58% a 7.943 milioni. Il governo tedesco ha aiutato il Gruppo con 4,3 miliardi. Con un aumento di capitale pari a 1,8 miliardi di euro, Tui, l’anno scorso,  ha ridato 750 milioni di euro al Fondo tedesco di stabilizzazione economica completando tutto il rimborso successivamente.e ha completato il rimborso dei fondi. La Compagnia non solo ha ridato il prestito ma  nell’ultimo trimestre dell’anno in corso ha fatto i primi profitti post crisi, 22,6 milioni di euro.

“TUI è uscita dalla crisi come un’azienda più digitale, più agile e più forte. Il gruppo è di nuovo sulla buona strada ed è ben posizionato per una crescita redditizia, la domanda di vacanze da parte dei nostri clienti rimane forte, le persone vogliono viaggiare” ha sottolineato Sebastian Ebel, CEO del gruppo.

Tui, la strategia del Gruppo prevede grandi progetti e nuove aperture

La strategia del gruppo, che aveva iniziato a portare i turisti tedeschi  a Maiorca, e si è distinta per il turismo fuori stagione, vuole ancora crescere concentrandosi su più prodotti, più clienti e più quote di mercato. Al momento questa strategia sembra funzionare dato che le prenotazioni di ottobre sono superiori dell’analogo periodo 2022. Anche le prenotazioni estive sono andate bene e hanno toccato i 13,7 milioni di posti (+5%),  nonostante i prezzi aumentati dell’8%. Le previsioni invernali sono buone, prenotazioni in su del 15% nonostante prezzi aumentati del 4%. Nel medio termine la società intende aprire 22 negozi in 13 paesi. Insomma una vera e propria araba fenice.

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