Unicredit, utile record a 4,4 mld. Rivisti al rialzo i profitti per il 2023

"Il conseguimento dell’eccellenza avviene attraverso una strategia che poggia sulla trasformazione industriale che abbiamo messo in atto", ha detto l'ad Orcel

di Redazione Economia
Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit
Economia

Unicredit, vola l'utile nel primo semestre (+91,5% rispetto al precedente). Stimati per il 2023 oltre 7,2 mld di profitti

Unicredit ha registrato nel secondo trimestre un utile netto contabile di 2,3 miliardi di euro; nel primo semestre l’utile netto ha raggiunto un livello record di 4,4 miliardi, con un incremento del 91,5% semestre su semestre. Al netto dei costi di integrazione registrati nel secondo trimestre, l’utile netto contabile è pari a 4,5 miliardi.

In seguito all'annuncio dei risultati finanziari, Unicredit ha fatto un balzo dello 0,9% in Borsa registrando quota 22,7 euro ad azione. 

Il RoTE1 del secondo trimestre è al 21,3% e quello del primo semestre al 20,8%. L'eccellente risultato finanziario del secondo trimestre - sottolinea la banca in un comunicato - riflette una costante crescita di qualità, che sfrutta le principali leve in tutti i business, trainata da 5,9 miliardi di ricavi netti nel secondo trimestre, in aumento del 24,4% anno su anno.

LEGGI ANCHE: Microsoft Italia, Anselmi a capo dell'area Global partner solutions

I ricavi sono stati sostenuti da un margine d’interesse di 3,5 miliardi, in rialzo del 41,3% anno su anno grazie al maggior livello dei tassi d’interesse e ad una buona gestione del pass-through sui depositi, e commissioni resilienti per 1,9 miliardi, in rialzo del 2,4% anno su anno, escludendo l’impatto della riduzione delle commissioni su conti correnti in Italia.

Le rettifiche su crediti sono diminuite del 77,5% trimestre su trimestre producendo un costo del rischio di importo trascurabile e strutturalmente basso di 2 punti base nel secondo trimestre, di riflesso alla buona qualità dell’attivo del Gruppo, ulteriormente rafforzata dalle proprie linee di difesa e dalla qualità del resiliente portafoglio crediti, nonché dagli overlay esistenti pari a circa 1,8 miliardi.

La solida qualità dell’attivo e la performance del credito nel primo semestre - fa notare Unicredit - hanno portato ad un miglioramento della guidance per il CoR FY23 da un obiettivo di 30-35 punti base a meno di 25 punti base con potenziali miglioramenti.

LEGGI ANCHE: Pil, Fmi alza le stime italiane (+1,1%). Nel 2023 meglio di Francia e Germania

Nel secondo trimestre i costi operativi sono stati pari a 2,3 miliardi di euro, invariati trimestre su trimestre e in calo dell’1,2% anno su anno, "a conferma - spiega il gruppo bancario - della capacità di ridurre strutturalmente i costi nonostante l’inflazione eccezionalmente elevata e senza penalizzare la crescita o gli investimenti in corso.

In riferimento a questi ultimi, dal 2022 ad oggi, UniCredit ha assunto circa 2.000 persone, principalmente nella rete in Italia e Germania, e rinnovato circa 550 filiali in Italia. Il rapporto costi/ricavi è stato pari al 39,0% nel secondo trimestre e i costi di integrazione registrati per 0,2 miliardi nello stesso periodo permetteranno di realizzare ulteriori efficienze operative in futuro.

Il Gruppo continua a migliorare la propria posizione patrimoniale, con 210 punti base di generazione organica di capitale nel primo semestre, o 6,5 miliardi, che porta a un CET1 ratio del 16,64%, inclusi 1,5 miliardi di dividendi maturati nel primo semestre. Le attività ponderate per il rischio sono diminuite a 294,8 miliardi.

Unicredit migliora la guidance per l'anno indicando un utile netto di oltre 7,25 miliardi e una distribuzione agli azionisti pari o superiore a 6,5 miliardi. Sulla base del miglioramento del contesto dei tassi di interesse e delle relative ipotesi di pass-through sui depositi, di un basso costo del rischio, di un controllo strutturale dei costi e dei progressi riguardanti le ambizioni di efficienza del capitale, UniCredit - spiega il comunicato stampa - ha aggiornato le proprie guidance finanziarie per il 2023, indicando un NII di almeno 13,2 miliardi, ricavi netti superiori a 21,5 miliardi e un utile netto pari o superiore a 7,25 miliardi.

LEGGI ANCHE: Pasta sempre più cara: +32% dal 2021. Ma la crisi del grano c'entra poco

“Abbiamo incrementato - spiega Unicredit - l’intenzione di distribuzione agli azionisti per il 2023, fissandola a almeno 6,5 miliardi, in virtù di una generazione di capitale estremamente robusta di 210 punti base nel primo semestre. Per il 2024, ci aspettiamo che l’utile netto e la distribuzione agli azionisti saranno sostanzialmente in linea con il 2023".

"Continuando a sprigionare il grande potenziale insito nella nostra rete commerciale, abbiamo prodotto il migliore primo semestre di sempre e un eccezionale utile netto contabile relativo al secondo trimestre pari a 2,3 miliardi, in aumento del 14,9% anno su anno". Lo afferma Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit presentando i dati di bilancio.

LEGGI ANCHE: Cloud-Pnrr, volani per la transizione digitale: la roadmap Governo-Regioni

"Il conseguimento dell’eccellenza avviene attraverso una strategia vincente, che poggia sulla trasformazione industriale che abbiamo messo in atto. La nostra performance è il risultato della crescita di elevata qualità delle commissioni nonostante il contesto macroeconomico incerto, dell’ulteriore riduzione dei costi malgrado l’inflazione elevata e della solidità del NII. Tutto questo, associato al nostro costo del rischio strutturalmente basso, dimostra in che modo riusciamo ad alimentare una redditività sostenibile".

Tags:
orcelunicredit