Verkor, la startup di batterie per auto da record: raccolti 2 mld in tre anni
Una cifra astronomica per l'azienda francese che servirà a costruire una gigafactory: 600 mln sono soldi pubblici
Verkor, il gioiello francese che Macron si coccola. Ecco cosa c'è dietro al successo da record
Una startup francese sta facendo registrare numeri da record, Verkor impressiona per la crescita esponenziale nel giro di soli tre anni. Il progetto è nato a Grenoble, ai piedi del massiccio del Vercours (da cui il nome), in quella che è ormai soprannominata la Silicon Valley francese dove hanno la loro sede 300 imprese high tech (fra loro anche l’italo-francese ST MicroElectronics). Giovedì scorso - si legge sull'Economia del Corriere - Verkor ha annunciato di avere raccolto fondi privati per 850 milioni di euro, la cifra più alta mai registrata in Francia, ai quali si aggiungono 600 milioni di prestiti bancari e altri 600 di sovvenzioni dello Stato: un totale astronomico di oltre due miliardi per costruire una gigafactory a Dunkerque, nel Nord della Francia, che produrrà batterie per le auto elettriche.
"Dopo le prime batterie costruite nella nostra sede di Grenoble avevamo bisogno di grandi spazi per un nuovo stabilimento capace di fare fronte alla domanda — dice Benoît Lemaignan, co-fondatore e presidente di Verkor all'Economia del Corriere —. Certi costruttori come Renault, che è il nostro principale cliente, hanno bisogno di potere comprare batterie in Europa a breve termine". La scelta è caduta su Dunkerque perché è vicina al porto e perché c’è adisposizione sufficiente superficie per una gigafactory che sarà lunga 700 metri e larga 120. Verkor punta a equipaggiare 2-300 mila auto l’anno, con modalità di produzione simili agli standard coreani, e superiori a quelli della Cina, leader del settore.
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Secondo Lemaignan, le batterie di Verkor comporteranno un’emissione di carbonio cinque volte inferiore a quella degli stabilimenti cinesi. L’annuncio della raccolta di fondi record è stato salutato con toni trionfalistici da Emmanuel Macron, che ha fatto della re-industrializzazione della Francia una delle priorità del suo secondo mandato all’Eliseo. Macron ha parlato di momento "storico" e di "segnale forte sulla nostra ambizione di re-industrializzazione".