Via il Superbonus 110% nel 2024. Ecco gli incentivi per ristrutturare casa

La premier ha nuovamente criticato la misura varata dal governo Conte 2 definendola "un disastro contabile costato 12 miliardi di euro"

di Redazione Economia
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Superbonus addio, Meloni: "Non ripeteremo questo disastro contabile"

Il Superbonus 110% ha ormai vita breve a giudicare da quanto annunciato da Giorgia Meloni, durante la prima riunione del Consiglio dei ministri di ritorno dalla pausa estiva, che riconferma la volontà di smantellare l'agevolazione così come annunciato da mesi: “È una truffa, tutti gli sprechi vanno tagliati – aggiungendo – le norme erano scritte malissimo”. L’attacco “velato”, ma non troppo, all’operato dell’ex premier Giuseppe Conte è molto duro: “Non ci sarà il disastro contabile del Superbonus 110%, ci è costato 12 miliardi di euro di irregolarità”.

Questo significa che spariranno completamente i bonus edilizi per i cittadini italiani? No, ci sono molte altre agevolazioni di cui poter beneficiare per i medesimi scopi. Ecco quali.

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Il decreto Aiuti quater, convertito come legge 6/2023, ha modificato l’art. 119 del decreto Rilancio, il Superbonus è ancora attivo fino al 31 dicembre 2023, stabilendo che l’agevolazione spetta per le e unità immobiliari delle persone fisiche nella misura del 90% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a due condizioni.

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La prima è la residenza, ovvero che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare e che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale; la seconda invece è il reddito, che non potrà essere superiore a 15 mila euro (per un single), 30 mila (per una coppia), 37.500 (coppia con un figlio), 45/60 mila (coppia con due/tre o più figli). Infine, per un single che abbia un figlio a carico si arriva a 22.500 euro.

Bonus edilizi, cosa resta in vigore nel 2024

Per tutto il prossimo anno, resterà attivo l’ecobonus lavori pesanti per la riqualificazione degli immobili e le parti comuni, con percentuali di vantaggio fiscale del 65%, 70% e 75%. Come riporta il Corriere, il bonus resterà in vigore, con questa percentuale fino alla fine del 2024; successivamente, passerà al 36% su un massimo di spesa di 48 mila euro per unità immobiliare. Il governo ha già deciso che l’Ecobonus verrà presto limitato alle fasce di reddito più basse.

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Può essere applicato a numerosi interventi, fra cui l’installazione di serrande, zanzariere, infissi. Pannelli solari e anche l’acquisto di caldaie, usi per i quali il lo sgravo fiscale è stata confermato, senza modifiche, con detrazione fiscale pari al 50% e al 65%.

Quanto al sisma bonus acquisti e il bonus sismico, entrambi manterranno invariate le agevolazioni del 70%, 75%, 80% e 85%. Fino al 2024, ai richiedenti idonei spetterà anche il bonus mobili, per cui è prevista una detrazione del 50%. Confermato, poi, fino al 31 dicembre 2024 anche il bonus verde, il quale dà diritto ad un’agevolazione del 36%.
Inoltre, fino a tutto il 2025, resta in essere anche il bonus barriere architettoniche, il quale, per i lavori di adeguamento delle strutture alle persone disabili, offre il 75% di detrazione fiscale.

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