Visco: "Superbonus? Un grosso errore. Il debito non deve scappare di mano"

L'ex governatore di Bankitalia: "Le promesse stiano fuori dalla manovra finanziaria. Speriamo che i tassi d'interesse scendano in termini reali"

di Redazione Economia
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Ignazio Visco
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Ignazio Visco, ex Bankitalia: "Con le nuove regole Ue c'è maggiore flessibilità, ma occhio alle sorprese sui conti pubblici"

Ignazio Visco, ex governatore di Bankitalia, fa il punto sui conti pubblici italiani e le prospettive relative al nuovo patto di stabilità siglato in Europa. Visco è molto critico sul Superbonus: "Quello - dice l'ex governatore a La Repubblica - è stato un errore grosso, un errore che costa, e che qualcuno poi deve pagare. L’idea che è una cosa che nessuno paga, è sbagliata. L’idea che si paghi da solo perché c’è più crescita è una scommessa: non è detto che questo avvenga. E comunque si è rivelata una misura regressiva". Poi fa il punto sul nuovo patto di stabilità in Ue con un avvertimento all'Italia: "Le promesse stiano fuori dalla manovra finanziaria. Le nuove regole europee - spiega -  sono leggermente più gestibili di quelle passate, nel senso che c’è della flessibilità, c’è un dialogo possibile. Le regole servono a evitare che poi abbiamo sorprese sul piano dei mercati: il debito pubblico non deve scappare di mano".

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"È stato giusto - prosegue Visco a La Repubblica - farlo salire come risposta alla pandemia e alla crisi energetica, non sono state giuste le modalità, in particolare la struttura di bonus e superbonus. Il debito è salito fino al 155% del Pil, e adesso è disceso al 137, una discesa in parte facilitata dall’inflazione, non dalla maggiore crescita che è invece quello che serve per tenere sotto controllo il debito. In prospettiva ci saranno nel tempo gli effetti ritardati di tutti questi interventi, e abbiamo l’onere degli interessi. Speriamo che i tassi d’interesse scendano in termini reali, ma ciò detto non possiamo mantenere una struttura di debito così alto, alimentandola con disavanzi continui. L’obiettivo del patto di stabilità è di tenere sotto controllo i disavanzi".