Wall Street, momento d’oro per le IPO di aziende innovative
Instacart, app degli alimenti, si colloca per 10 miliardi di dollari a 30 dollari per azione
Wall Street, un momento effervescente per le IPO
Sarà pure un momento economico internazionale complicato tra inflazione e tassi di interesse in rialzo ma, per quanto riguarda gli investitori di Wall Street, sembra invece un momento favorevole. Infatti il mercato borsistico pare ritornato effervescente e soprattutto interessato alle IPO, le offerte pubbliche delle compagnie. Dopo il formidabile successo dei microprocessori di Arm ecco la IPO di Instacart , la app che vende e consegna alimenti a domicilio. L’ applicazione con una rete di 1.400 marchi di vendita al dettaglio nazionali, regionali e locali muove lo shopping online, ritiro e consegne in oltre 80.000 punti vendita del Nord America. Instacart si quota per un valore di circa 10 miliardi di dollari fissando un collocamento a 30 dollari per azione. Il Gruppo quotato, proprietario della app Instacart, è Maplebear di San Francisco. L’azienda è nata nel 2012, esplosa come tante durante la pandemia, toccando una valutazione di quasi 40 miliardi di dollari.
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Wall Street, la società collocherà 22 milioni di azioni
Secondo il comunicato ufficiale la società collocherà 22 milioni di azioni, di cui 14,1 milioni come offerta pubblica di sottoscrizione (OPS) di un aumento di capitale e altri 7,9 milioni come azioni vendute da azionisti. L'importo complessivo del collocamento potrebbe salire fino a 759 milioni di dollari. In contemporanea Instacart sta collocando 175 milioni di azioni privilegiate sottoscritte da Pepsico. L’insieme delle operazioni frutterebbe qualcosa intorno ai 660 milioni di dollari al netto delle spese. Non vi è dubbio che l’azienda sia in crescita davvero forte. Le vendite sulla app erano, nel 2019, pari a 5.144 milioni di dollari nel 2019 mentre, nel 2022, hanno raggiunto i 28.826 ( 78% di aumento medio annuale). Un trend superiore anche per le entrate. Da 214 milioni del 2019 ai 2551 milioni di dollari nel 2022 (+128% annuo). E pure il 2023 si sta presentando molto bene con il primo semestre ad un +31% di fatturato (1475 milioni di dollari) e un utile operativo di 269 milioni di dollari (-73 milioni nell’analogo periodo dell’anno passato). Goldman Sachs e J.P. Morgan coordineranno l’intera operazione con BofA, Barclays e Citigroup come sottoscrittori principali. In coda per le prossime IPO anche la società di software Klaviyo e il produttore tedesco di sandali Birkenstock, in ascesa dopo la superpubblicità dei suoi sandali nel film Barbie.