"Le donne di Modena" del 1990 di Baccini nel mirino delle femministe: sessista

Il cantante è stato contestato da una 20enne a Sondrio. Lui replica: "Tutta colpa del politically correct che sta cancellando la libertà di parola e pensiero"

Spettacoli

Baccini accusato di sessismo: "Tutta colpa del politically correct"

Francesco Baccini è finito nel mirino delle femministe. Il cantante è stato contestato ad un evento a Sondrio da una 20enne che gli ha gridato "sessista". Poco prima di esibirsi con il brano del 1990, "Le donne di Modena", l’artista ha scherzato. "Questa canzone oggi sarebbe accusata di sessismo".

Nemmeno a farlo apposta, la polemica è partita immediatamente. Lo ha raccontato lo stesso Baccini sui social network. "Prima di cantare la canzone vengo raggiunto sul palco da una ragazza che mi accusa di sessismo". Queste le parti del testo incriminate: "Le donne di Modena hanno le ossa grandi – Le donne di Modena hanno larghi i fianchi – Le donne di Modena accettano un invito – E non è il caso di essere il marito”.

"Ho tentato - si sfoga Baccini - di farle capire che è una canzone ironica in cui prendo proprio in giro il gallismo italico, ma lei immobile come un robot continuava a ripetere la stessa frase senza nemmeno fare il tentativo di capire", ha continuato Baccini sui social.

"Questo è il frutto di quel maledetto politically correct che sta cancellando la libertà di parola e di pensiero, uccidendo qualsiasi possibilità di avere un senso critico e analizzare le parole e il contesto in cui vengono dette".

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