Sanremo, Mengoni invitato a Kiev da Zelensky: "Sarebbe bello andarci tutti"

Il trionfatore della 73ma edizione: "Ho affrontato momenti bui, sono cose delicate e non mi va di tirarle fuori. Mia mamma? Mi ha risposto solo alle 4 di notte"

Marco Mengoni e Lazza (foto Lapresse)
Spettacoli

Sanremo, Mengoni e il momento buio. Il cantante: "Non ne parlo"

Marco Mengoni ha vinto il 73mo Festival di Sanremo. Si è discusso di tutto all'Ariston ma una cosa non è mai stata in dubbio: la canzone più apprezzata, fina dalla prima serata è stata "Due vite" e il verdetto ha messo tutti d'accordo. Mengoni conta le foglie della palma su cui si arrampica il leone del trofeo destinato al vincitore del Festival. "Sono 27, - dice Mengoni al Corriere della Sera - ne darei una a ciascuno degli artisti in gara". Due ore di sonno alle spalle, «oltre 350 messaggi non letti sul telefono», il cantautore riflette sulla sua seconda vittoria dopo quella del 2013 con «L’essenziale». "Erano lacrime di gioia che dedico alla donna che mi ha messo al mondo. Ringrazio la vita per avermi fatto superare esperienze forti. Sono momenti bui che però ti forgiano e ti fanno crescere. Sono esperienza di vita privata che non tirerò fuori perché sono delicate e vorrei rimanessero lì. Mia mamma? Alle 4 e l’ho redarguita perché non era ancora andata a dormire".

"Avevo provato a chiamarla due volte prima ma - prosegue Mengoni al Corriere - non rispondeva: era a fare festa in piazza a Ronciglione. Che peso... Mi sono sentito come se fossi il primo della classe. Non ho mai amato esserlo a scuola e mi sono sentito a disagio. Ho dedicato la vittoria alle donne in gara perché avevano canzoni incredibili. C’erano in gara figure mitologiche e ci sono rimasto molto male vedendo che nella cinquina non ce ne fosse nemmeno una come Madame o Giorgia. Bisogna andare avanti per cambiare le cose in questo Paese. All’estero vedo artiste come Beyoncé e Lizzo prime in classifica che si prendono i loro meriti". Mengoni parla anche dell'invito da Zelensky a Kiev: "Sarebbe bello andarci tutti insieme, più siamo meglio è. Più voci ci sono, prima il messaggio arriva".

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