Sanremo? No, Festival di Sanscemo. Megalomane gestione di Amadeus

Un tempo Sanremo era la vetrina delle canzoni italiane

Di Paolo Diodati
Gianni Morandi, Amadeus, Francesca Fagnani (foto Lapresse)
Spettacoli

Dopo l'isterismo di Blanco, che andava espulso e condannato a pagare i danni...


Un tempo Sanremo era la vetrina delle canzoni italiane. Che, belle o brutte, di tipo tradizionale o tentativi di esplorare nuove vie, potevano piacere o meno, ma era una Festa popolare (da cui Festival) della canzone italiana ovvero una sagra delle canzoni a livello nazionale, in cui il tempo era dedicato, nelle tre serate, esclusivamente all'esecuzione di canzoni.

Il volare per il mondo di Mr Volare, Domenico Modugno (negli USA, in taxi, il tassista che lo trasportava, senza riconoscerlo, ascoltava alla radio e canticchiava Vooo...lare) iniziò a far conoscere il festival per il mondo.

Dalla stravaganza di Gino Bramieri, nel '62, che si presentò all'Ariston a cavallo per cantare l'inascoltabile "Lui andava a cavallo", è stato un crescendo nell'allargare gli spazi fatti occupare, nel Festival della canzone italiana, da personaggi e tematiche che nulla hanno a che fare con la canzone e il mondo della musica. Quest'anno mi sembra che abbiano offeso Giorgio Parisi e le vitostar non invitandoli. Io ho smesso da anni di seguire la sagra. Ma delle notizie sulla casinara e megalomane gestione Amadeus è invasa tutta la stampa e capita di leggere qualche cronaca. Mai come quest'anno la rete è stata piena di giudizidi commentatori disgustati dal Festival, ora diventato Festival di Sanscemo.

Dopo l'isterismo di Blanco (aveva fatto qualche dose? Ha fatto quel casino... "per divertirsi, perché la musica è divertimento" parole sue) che andava espulso e condannato a pagare i danni, alcuni si sono chiesti se si può scendere ancora più in basso. Si può, si può. Per la visibilità, quando non si hanno numeri artistici, per farsi notare, si può! Per esempio, rovesciare sul palco un bidone ... di quella cosa, magari intonando il successo francese  La mer... da-da-da-da. Qualche bomba salutare per la causa anarchica, ecc...

Ci sarebbe troppo da scrivere, ma dedico le righe finali alla celebre coppia Fèfé, affetta da strabismo. Tutti e due infilati nella kermesse.

Gli strabici, dovendo sovrapporre due visioni leggermente diverse, perdono la percezione della profondità. E' quello che succede alla strabica (lo è realmente anche fisicamente) Ferragni, che dice "Le donne che girano vestite sono considerate suore". Ma da quando in qua? Allora il mondo è strapieno di donne suore... .E non è  vero neanche che le svestite siano considerate troie, come signorilmente afferma la sempre raffinata e più svestita milionaria. la Ferragni ha peccato di superficialità, perché come il marito, manca d'una visione profonda. Presenza perfetta per Sanscemo.

A proposito del secondo della fortunata ditta Fèfé, l'ipertatuato anticarabinieri (carabinieri, figli di cani), anche lui infilato a Sanscemo, ipertatuato, ipertruccato. Dovrà decidersi, per fare un po' più d'effetto, a mettersi due belle corna e una coda abbastanza lunga. Sarà per la prossima edizione?

P.S.
Se possibile aggiungerei come considerazione finale, dopo aver letto alcuni vostri articoli sulla kermesse terminata a oltre le due: 

Completerei così la secolare espressione bolognese
Boia d'un maand leder e strabic
Buon lavoro, PD

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