Valeria Marini: "Il successo per me è il calore che mi riserva la gente"

Affascinante ed elegante, Valeria Marini è a Taormina per presentare al teatro greco il nuovo lungometraggio di Francesco Cinquemani. Intervista

Di Oriana Maerini
Spettacoli

Valeria Marini è la star del Taormina Film Fest: il nuovo lungometraggio di Cinquemani 

Al sesto giorno della 69.ma edizione del Taormina Film Fest la diva è lei: Valeria Marini. Affascinante in un attillato vestito azzurro che esalta le sue forme statuarie e tacchi a spillo argentati. Il pubblico la segue, la fotografa e vuole fare selfie con lei. L’attrice è qui per presentare, in prima mondiale, al teatro greco di questa meravigliosa città il nuovo lungometraggio di Francesco Cinquemani; suo quattordicesimo lungometraggio made in USA, realizzato in tecnica mista, prodotto da Andrea Iervolino, CEO di Iervolino & Lady Bacardi Entertainment che annovera, in un cast internazionale, anche i fratelli Alec e William Baldwin (per la prima volta insieme), Mia Meg Govern, Soraya Azzabi e Elva Trill.

E’ una fiaba che narra la storia di Billie (Mia McGovern Zaini), una ragazzina, orfana di madre, che vive con il padre (Samuel Kay) e che, per superare il dramma della perdita, si lega al dolce peluche Johnny Puff regalatole dalla mamma. Un giorno, all’uscita di scuola, incontra due persone che si offrono di portarla a visitare il castello di Lord Domino (Alec Baldwin) e della sua assistente Hortense (Valeria Marini).

La visita si trasforma in prigionia, e Billie capisce che Lord Domino utilizza la tristezza e la rabbia sua e degli altri bambini reclusi per alimentare un super-cannone con cui vuole dominare il mondo. È proprio allora, quando sembra di aver perso ogni speranza, che il dolce pupazzo Johnny Puff prende vita. Inizia così un’avventura all’insegna dell’amicizia per sventare il piano di Lord Domino. Affaritaliani ha intervistato la bionda attrice per conoscere meglio il suo ruolo.

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Hai sempre interpretato il ruolo della fatina buona che ama i bambini qui, invece, sei l’assistente di un personaggio malefico che vuole sfruttare i piccoli per perfidi motivi. Come hai interpretato questo ruolo?

Mi piacciono i ruoli nel cinema fantasy e, in realtà, Hortense ha il potere di calmare la cattiveria di Dom (Alec Baldwin), lo rassicura, gli toglie un po’ del suo lato oscuro, la sua maleficenza. E’ vero, qui non sono una fatina, ma una strega buona!

Com’è stato recitare in uno staff internazionale con attori del calibro di Alec Baldwin?

Bello, con Alec abbiamo anche improvvisato delle scene con dialoghi anche complessi. E’ stata un’esperienza divertente ma anche molto professionale.

Hai un aneddoto in particolare da raccontare?

Si, ad un certo punto Alec mi ha detto: “questa battuta devi farla così” declinandomi uno scioglilingua americano che, in realtà, era una parte che avrebbe dovuto recitare lui.

Io l’ho fatto molto bene tant’è che è stata buona la prima! Lui si è congratulato con me ammettendo che lui, invece, non era riuscito a recitarla in un modo così appropriato.

Un‘atmosfera serena sul set….

Si, c’era un clima molto tranquillo e rilassato come è giusto che sia.

Nel film “Incontri proibiti" Alberto Sordi ha dichiarato che sei l'unica attrice che può ricordare Sofia Loren, cosa ne pensi?

Sono molto onorata delle sue parole e devo ammettere che la Loren stessa ha espresso dei giudizi su di me molto belli e positivi. Per questo non sono solo lusingata ma “volo” perché lei è il mio mito. Attrici come la Loren non sono solo icone ma rappresentano, ora e per sempre, l’essenza e la grandiosità di essere italiani, nella bellezza e nel carattere.

Il film racconta la storia di una ragazza sfortunata, tu hai sempre dichiarato di amare molto i bambini. Quanto ti manca la maternità?

Mi manca molto, ovviamente, perché amo tanto i bambini. Ma vedremo cosa succederà, c’è ancora tempo. Per il momento mi limito a coccolare la mia nipotina che mi chiama "la zia della televisione".

Progetti futuri?

Ne ho tanti ma non voglio ancora svelarli….

Cos'è il successo per Valeria Marini?

E' il calore che mi riserva sempre la gente: mi sembra quasi di avere un rapporto diretto, mi sembra che la gente mi conosca e mi voglia bene. Amo molto il lavoro che faccio quindi anche il rovescio della medaglia, cioè i sacrifici della vita privata, non mi pesa.

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