Argentina, "El loco" Milei non sfonda. Al ballottaggio col peronista Massa
Non c'è stata l'ondata liberale che si preannunciava, il colpo di coda dei progressisti rimanda il verdetto al 19 novembre
Elezioni Argentina, Milei sotto le aspettative. Le sue promesse: sostituire il pesos con il dollaro e abolire la banca centrale
Le elezioni in Argentina non hanno segnato la svolta annunciata, Javier Milei "El loco", il grande favorito della vigilia si è fermato al 30%, battuto dal peronista Sergio Massa, che ha ottenuto il 36% dei voti. Ora si affronteranno il 19 novembre per la Casa Rosada al ballottaggio. La conservatrice Patricia Bullrich (Jxc) insegue a distanza col 23,7%. L’annuncio dei risultati ha scatenato festeggiamenti nella sede elettorale del ministro dell’Economia, il candidato della coalizione di governo peronista che ha dominato la politica argentina per decenni. Milei ha promesso di tagliare la spesa, rendere il dollaro la moneta di corso legale e abolire la banca centrale. Massa ha promesso un taglio delle tasse sul reddito per gran parte della popolazione. E ha denunciato i rischi di un taglio dei sussidi all’elettricità e ai trasporti.
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I sondaggi davano per favorito Milei. Ma un colpo di coda dei peronisti, nonostante un’inflazione a tre cifre per la prima volta dal 1991, ha alla fine posto le condizioni per un ballottaggio in condizioni di parità. Gli argentini sono andati alle urne mentre il paese si trova nella peggiore crisi economica degli ultimi due decenni. Il risultato del ballottaggio innervosirà i mercati, vista la poca chiarezza ad oggi sul futuro del paese. L’Argentina, seconda economia del Sudamerica dopo il Brasile, è il principale esportatore di soia, mais e carne bovina, e ha enormi riserve di litio.