Biden bocciato dalla Corte Suprema, no al condono dei debiti degli studenti

La Corte Suprema americana "boccia" l'agenda Biden sui diritti omosessuali e i debiti degli studenti. La decisione

Esteri

Biden contro la Corte Suprema: "In America nessuno dovrebbe affrontare la discriminazione a causa di chi ama".

La Corte Suprema ha stabilito che la Casa Bianca ha superato i propri confini, decidendo di condonare 400 dei 1600 miliardi di dollari di debiti contratti da decine di milioni degli oltre 45 milioni di americani che hanno acceso mutui per pagarsi gli studi al college e all’università. L’amministrazione federale, sostiene la Corte, avrebbe dovuto prima passare dalla votazione del Congresso per passare alla cancellazione del debito per una quota di contraenti.

La decisione, presa con il voto favorevole dei sei giudici conservatori e i tre contari dei membri liberal, rappresenta un altro schiaffo all’agenda politica del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un anno dopo l’annullamento del diritto federale all’aborto e l’abbattimento del piano di riduzione delle emissioni nocive da parte degli stabilimenti presentato dall’agenzia federale dell’ambiente.

La Casa Bianca ha fatto sapere che Biden oggi risponderà alla Corte Suprema e “annuncerà nuove azioni per proteggere gli studenti che si sono indebitati per poter studiare” e sostenere gli alti costi dei college e delle università. Biden “renderà cristallino alle persone indebitate e alle loro famiglie che i responsabili della negazione del condono sono i Repubblicani”.

Questa misura, che fin dall’inizio ha diviso a lungo il Paese tra favorevoli e contrari, era stata decisa per togliere un cappio economico a milioni di famiglie dai redditi medio bassi, che pur di permettere ai propri figli di studiare, avevano aperto finanziamenti, poi estinguibili in media in una decina o ventina d’anni, a seconda del tipo di prestito e del lavoro poi trovato alla fine del corso di studi. Il “condono” da oggi entrerà ufficialmente nella campagna presidenziale. Gruppi di attivisiti per i diritti civili hanno annunciato una marcia di protesta a Washington con l’obiettivo di spingere Biden e i Democratici a far rispettare la promessa e a “far diventare realtà la cancellazione del debito scolastico” per milioni di americani.

“In America nessuno dovrebbe affrontare la discriminazione a causa di chi ama. La decisione deludente della Corte Suprema arriva dolorosamente nel mese del Pride in cui milioni di americani in tutto il Paese si sono uniti per celebrare la forza e resilienza della comunità Lgbtq+”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in una nota diffusa dalla Casa Bianca, a commento della decisione della Corte Suprema di riconoscere a una web designer il diritto a non servire una coppia gay. “La decisione di oggi - continua Biden - indebolisce le leggi che da tempo proteggono tutti gli americani dall’essere discriminati in ambito pubblico, incluse persone di colore, persone con disabilità, a causa della fede, e le donne”. “La promessa di democrazia - aggiunge - è minacciata”. Biden chiude il messaggio invitando il Congresso a rafforzare le protezioni nei confronti delle comunità a rischio.  “La battaglia non è finita”. È quanto dichiara in una nota diffusa dalla Casa Bianca il presidente Joe Biden, a commento della decisione della Corte Suprema di cancellare il condono del debito scolastico per decine di milioni di famiglie.

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