Francia, scontri a Nanterre al corteo per Nahel: agenti feriti, auto in fiamme

Attimi di grande tensione al termine della "marcia bianca", guidata dalla madre del giovane ucciso a un posto di blocco. Mobilitati 40mila agenti

di Redazione Esteri
Scontri a Nanterre
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Francia: tensioni alla marcia bianca per Nahel. Lacrimogeni vicino alla prefettura di Nanterre

Dopo due giorni è ancora alta la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine a Nanterre, in Francia, dove oggi si è tenuta una “marcia bianca” per Nahel, il diciassettenne ucciso da un poliziotto a un posto di blocco. Secondo quanto riferito da Le Parisien, agenti in tenuta antisommossa hanno usato i lacrimogeni in prossimità della sede della Prefettura. Negli scontri, diventati sempre più violenti dopo la fine della marcia, diversi poliziotti sono stati feriti e molte auto date alle fiamme.

Presente nel corteo - formato da qualche centinaia di persone - la madre del ragazzo, Mounia, che aveva voluto la manifestazione. "Nahel era mio figlio, un ragazzo di 17 anni. Rispettoso, gentile, amorevole, servizievole", ha dichiarato la donna a 'Blast'. Il corteo, che percorrerà 1,5 chilometri, è diretto verso la prefettura di Hauts-de-Seine. Patrick Jarry, il sindaco di Nanterre, chiama ad una grande manifestazione pacifica. Alla marcia, secondo stime della polizia, si sarebbero unite circa 6200 persone. Nelle immagini della folla trasmesse dai media locali spiccano cartelli con slogan quali "la polizia uccide" o "giustizia per Nahel", e "per Nahel e per tutti gli altri niente pace senza giustizia".

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Francia: procuratore Nanterre, agente in detenzione provvisoria

Intanto la Procura che indaga sull'omicidio del diciassettenne Nahel a Nanterre non ha ravvisato "condizioni legali per l'uso dell'arma da fuoco" da parte del poliziotto che lo ha ucciso due giorni fa e ha chiesto l'arresto dell'agente, tuttora in stato di fermo. 

Pascal Prache, procuratore della Repubblica di Nanterre ha annunciato che al termine del provvedimento di fermo, l'ufficiale di polizia fermato dopo la morte di Nahel è stato fatto comparire davanti a due magistrati inquirenti e poi posto in detenzione provvisoria. Parallelamente, è stata aperta anche un'indagine giudiziaria per omicidio volontario.

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