Grecia, brucia Rodi: migliaia di turisti evacuati. Incendi anche a Corfù

Circa 8 mila gli italiani coinvolti. La Farnesina chiede di cambiare destinazione

di Redazione Esteri
Incendio a Rodi
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Grecia, dopo Rodi anche Corfù colpita dagli incendi 

Dopo l'isola di Rodi brucia anche Corfù. Si tratta di ''un incendio doloso'' quello che ha colpito l'isola di Corfù, in Grecia. Lo ha detto lo stesso sindaco di Corfù, Giorgos Mahimaris, parlando delle fiamme divampate sul Monte Pantokratoras. Residenti e turisti che sono stati evacuati per motivi di sicurezza sono stati portati allo stadio Agios Markos e al Teatro Municipale di Corfù, ha detto il primo cittadino all'agenzia di stampa statale Apa-Mpa. Due elicotteri e due aerei dei vigili del fuoco stanno lavorando per spegnere l'incendio, ha aggiunto Mahimaris.

Circa 2.500 persone sono state evacuate nelle ultime ore a causa degli incendi che hanno colpito l'isola greca di Corfù. Come riportato dal quotidiano greco 'Ta Nea', i vigili del fuoco hanno reso noto di aver evacuato persone in 17 diverse località dell'isola e che al momento non risultato feriti. Il sindaco di Corfù, Giorgos Mahimaris, ha indicato la possibilità che gli incendi siano di origine dolosa, dal momento che le fiamme sono divampate quasi contemporaneamente in tre diversi punti del Monte Pantokratoras. Intanto, il portavoce dei vigili del fuoco, Vasilis Vathrakogiannis, ha indicato che "gli incendi a Rodi e in altre zone, come Corfù, Evia e Dervenaki, non saranno estinti oggi", ma "continueranno a essere motivo di preoccupazione nei prossimi giorni a causa della vastità che hanno raggiunto".

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Gigantesco incendio a Rodi: turisti evacuati e voli cancellati

L'incendio fuori controllo nell'isola greca di Rodi ha indotto a sospendere molti voli verso la località turistica. O meglio i tour operator hanno ordinato ai voli charter di atterrare vuoti sull'isola per far salire i turisti che vogliono lasciare Rodi, dove infuria da sei giorni un incendio partito da una montagna e che i servizi di emergenza non riescono a domare; e ieri, secondo la stampa greca, tutti i voli dall'isola erano pieni.   

Il gruppo tedesco Tui, una delle maggiori aziende turistiche al mondo, ha sospeso tutti i voli turistici per l'isola. "Al momento il gruppo Tui ha circa 40.000 turisti sull'isola di Rodi, 7.800 dei quali sono interessati dagli incendi e hanno dovuto essere evacuati in centri di accoglienza o hotel", ha spiegato la portavoce. Nel Regno Unito, la compagnia low cost Jet2 ha cancellato tutte le rotte per l'isola fino al 30 luglio compreso, domenica prossima. Jet2 tuttavia farà comunque volare i suoi aerei verso l'isola, in maniera da poter riportare a casa i turisti rimasti bloccati. Anche EasyJet ha cancellato i pacchetti vacanze, ma ancora vola verso l'isola, con i vettori vuoti, esattamente come British Airways, Ryanair, e altre compagnie.   

La situazione sull'isola è ancora molto complicata. Le autorità greche hanno fatto sapere che sono almeno 19.000 le persone, tra le quali circa 6.000 turisti, allontanate dalla zona dell'incendio boschivo, che continua a bruciare impetuoso alimentato dalle alte temperature e dai forti venti. Tra gli sfollati, circa 3.000 turisti sono stati trasferiti in luoghi sicuri via mare, mentre il resto, 16.000 persone, tra cui altri 3.000 turisti, lo hanno fatto via terra grazie a una vasta operazione andata avanti tutta la notte, ha spiegato il portavoce dei vigili del fuoco, Yannis Artopiós, alla televisione privata Skai. Coinvolti anche circa ottomila italiani.

L'incendio ha costretto all'evacuazione 11 cittadine del centro e della costa orientale dell'isola, mentre le fiamme hanno danneggiato almeno tre alberghi nella cittadina costiera di Kiotari e bruciato diverse abitazioni nella cittadina di Laerma. Al lavoro ci sono circa 270 vigili del fuoco con 49 veicoli, cinque elicotteri e dieci aerei cisterna. Migliaia di turisti hanno dovuto trascorrere la notte nelle scuole, nei palazzetti dello sport, sui traghetti se non addirittura in strada; e nei video pubblicati sui social ieri, sabato, si vedono file di diversi chilometri di turisti, in marcia, valige in mano diretti alle spiagge da cui partivano le imbarcazioni che allontanavano le persone dal pericolo.

Alcuni hanno denunciato una mancanza di organizzazione e informazione da parte delle autorità, raccontando che per raggiungere i punti di evacuazione hanno dovuto percorrere diversi chilometri sotto un sole cocente, spesso con i bambini piccoli oltre al bagaglio. Finora non sono stati segnalati feriti, anche se nove persone hanno dovuto essere portate nei centri sanitari locali con lievi problemi respiratori a causa del fumo degli incendi.

I vigili del fuoco stanno combattendo le fiamme su tre fronti separati, sulla costa occidentale e nel centro di Rodi, mentre l'incendio ha già dilaniato migliaia di ettari di foresta vergine. "L'ambiente dell'isola è stato davvero distrutto. Le immagini che vedo sono senza precedenti", ha detto alla televisione pubblica Efthímios Lekkas, un professore specializzato in catastrofi naturali. La catastrofe è anche un duro colpo per l'economia di Rodi, il cui motore principale è il settore turistico.    La Grecia sta patendo un'ondata di caldo estremo, con temperature che sabato hanno superato i 44 gradi nel settore centrale. Oggi sembra essere andata anche peggio, con i termometri che potrebbero aver raggiunto i 45 gradi. 

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