Guerra tra biker, "quattro rivali cremati nel forno delle pizze". L'orrore

Le minacce all'impresa di pompe funebri per far sparire i corpi dei nemici. Al processo emerge tutta la verità e arrivano le condanne

di Redazione Esteri
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Guerra tra biker, al processo emerge tutta la sanguinosa verità. Ecco come si liberavano dei rivali

Una guerra tra bande di biker è finita nel dramma, i corpi dei rivali "bruciati nel forno delle pizze". Lo chiamavano così anche se in realtà serviva a cremare gli umani. Le parole usate dai pubblici ministeri californiani non hanno fatto nessuno sconto ai dettagli raccapriccianti del loro racconto su come i membri della banda degli Hells Angels - si legge su Il Corriere della Sera - abbiano utilizzato un'impresa di pompe funebri, la Yost e Webb a Fresno in California, per cremare illegalmente quattro uomini uccisi. Lo scopo degli esponenti di questo famoso gruppo di motociclisti fondato negli Stati Uniti era impedire agli inquirenti di appurare la verità sugli omicidi. Le accuse sono arrivate con la condanna di Merl Hefferman, un ex membro di 54 anni della sezione Hells Angels, per aver fatto bruciare nel 2014 il cadavere di un altro membro, Joel Silva. Secondo i documenti preparati per una sentenza della U.S. District Court di San Francisco, il cadavere di Joel Silva era stato trasportato all’agenzia di pompe funebri Yost & Webb.

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Il direttore del crematorio, Levi Phillips, - prosegue Il Corriere - ha testimoniato di essere stato contattato da Hefferman e costretto a tenere aperta la porta, sotto minaccia di una pistola, mentre due uomini portavano dentro il cadavere. Phipps ha poi riferito al gran giurì federale di essere stato nuovamente contattato da Hefferman per organizzare l’ennesima cremazione. Questa volta di Robbie Huff, un membro scomparso nel 2015, coinvolto nell’omicidio Silva. Lo schema si è ripetuto per sbarazzarsi di un terzo corpo che gli inquirenti credono appartenga a Art Carasis, un "affiliato" scomparso nel 2016. Poi anche il quarto.

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