Ucraina, Blinken: "La Cina pronta a fornire armi a Kiev"
Mentre Borrell, capo della diplomazia Ue, chiede di aumentare gli aiuti militari. Ma Macron avverte: "Pace solo con la diplomazia"
Guerra Ucraina, Blinken: "La Cina fornirà armi alla Russia"
La Cina ha in programma di fornire armi alla Russia per sostenere la sua offensiva in Ucraina: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo avere incontrato ieri l'alto diplomatico cinese Wang Yi a Monaco. "Abbiamo parlato della guerra della Russia e delle preoccupazioni che abbiamo riguardo al fatto che la Cina ha in programma di fornire sostegno letale alla Russia", ha detto Blinken in un'intervista alla CBS. A una domanda più precisa su che cosa questo avrebbe implicato concretamente, il capo della diplomazia americana ha risposto: "principalmente, delle armi".
Guerra Ucraina, la consigliera di Zelensky: "Aspettiamo Meloni, grati per il vostro aiuto"
La priorità per il governo di Kiev è che "non ci sia un secondo anniversario della guerra": lo ha detto, intervistata da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più a pochi giorni dal primo anniversario dell'inizio dell'invasione russa, la consigliera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Dasha Zarivna. "Il supporto dei Paesi occidentali è da considerare un investimento, perché la Russia non si fermerà e dopo l'Ucraina sarebbe la volta dei Paesi baltici o della Polonia", ha aggiunto. "Noi stiamo difendendo la nostra terra e la nostra terra, non è qualcosa che abbiamo cominciato. Quello di cui abbiamo bisogno è un aiuto efficace per punire l'aggressore". Nel frattempo "aspettiamo la Meloni e saremo molto lieti di accoglierla. Siamo grati di quello che lei, il governo e tutto il popolo italiano stanno facendo per il supporto ed il sostegno all'Ucraina".
Guerra Ucraina, Borrell ribadisce il suo sì all'ingresso in Ue di Kiev
Nuovo giro di interventi alla conferenza di sicurezza di Monaco, dove si sono riuniti i principali capi di Stato europei e non solo per discutere della guerra in Ucraina: le modalità con cui proseguirà, ad un anno dallo scoppio dei combattimenti; ma, soprattutto, le prospettive di tregua, il cessate il fuoco che faccia tacere le armi e apra ad una trattativa di pace tra le parti in conflitto. A prendere parola oggi il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, che ha chiesto di accelerare e aumentare gli aiuti militari all'Ucraina e ha ripetuto che è a favore dell'adesione di Kiev all'Unione europea.
"Armiamo l'Ucraina perché la guerra è una grande sfida esistenziale per la nostra sicurezza. Zelensky e l'Ucraina non hanno abbastanza munizioni ma hanno abbastanza motivazione", ha osservato Borrell in un discorso prima di una tavola rotonda, alla conferenza sulla sicurezza a Monaco. "Dobbiamo fare di più e più velocemente, dobbiamo accelerare i nostri aiuti militari all'Europa. Tutti i leader europei qui hanno detto che la Russia non può vincere la guerra, che l'Ucraina deve vincere la guerra: dobbiamo trasformare le parole in fatti".
Guerra Ucraina, Tajani: “Senza difesa Ue più forte è impossibile avere una politica estera più forte”
Occhi puntati anche sul ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che sempre da Monaco ha sottolineato che “senza una difesa europea più forte è impossibile avere una politica estera più forte. Dobbiamo lavorare sodo in questa direzione, prima di tutto a livello industriale". "Proteggere bene i nostri confini significa essere a favore della pace. Più o meno la stessa situazione c'è in Ucraina. Perché difendiamo l'Ucraina? Perché vogliamo la pace e la sconfitta dell'Ucraina non è una soluzione. Se vogliamo la pace dobbiamo portare gli interlocutori allo stesso tavolo". Ricordando che l'Italia ha approvato sei pacchetti di aiuti a Kiev, non solo militari, Tajani ha sottolineato che "non siamo contro la pace, l'Italia non è in guerra contro la Russia, ma impegnata per la difesa dell'indipendenza dell'Ucraina".
Guerra Ucraina, Macron: “Solo la diplomazia può porre fine alla guerra”
Mentre per il presidente francese Emmanuel Macron la guerra tra Russia e Ucraina può essere fermata solo attraverso i negoziati. In un'intervista rilasciata a France Inter, a Le Figaro e a Le Journal du Dimanche Macron ha detto: "Auspico la sconfitta della Russia in Ucraina e che l'Ucraina sia in grado di difendere la sua posizione, ma sono convinto che la fine del conflitto non sarà raggiunta militarmente", ha detto Macron, sottolineando che "nessuna delle due parti può prevalere completamente" perché "gli effetti della mobilitazione non sono così grandi come previsto e hanno limiti di capacità".
Macron ha anche ribadito che l'Ucraina ora ha bisogno di un'offensiva militare per riportare la Russia al tavolo dei negoziati. Tuttavia, non crede che la Russia debba essere attaccata sul proprio territorio, come alcuni hanno suggerito. "Costoro vorrebbero schiacciare la Russia. Questa non è mai stata e non sarà mai la posizione della Francia", ha scandito il presidente francese.
Macron ha espresso dubbi sulla possibilità di una significativa pressione interna in Russia per porre fine al conflitto. "Pensiamo onestamente che una soluzione democratica emergerà dalla società civile russa, dopo anni di indurimento e conflitto? Lo desidero ma non ci credo veramente", ha aggiunto Macron, affermando che qualsiasi alternativa al presidente russo Vladimir Putin all'interno dell'attuale assetto gli sembra peggiore.