Zelensky: "Bakhmut è come Hiroshima". Bergoglio sceglie Zuppi per la pace

Putin si congratula con l'esercito, ma Kiev smentisce. Il Vaticano conferma la missione di pace e invia l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei

Gruppo Wagner a Bakhmut
Esteri

Putin si congratula per la presa di Bakhmut

L'esercito russo ha annunciato che la città ucraina di Bakhmut è stata "interamente liberata", dopo che il gruppo mercenario russo Wagner aveva detto di aver preso la città, teatro della più lunga battaglia dall'inizio dell'offensiva di Mosca in Ucraina. "Come risultato delle azioni offensive delle unità d'assalto Wagner, con il supporto dell'artiglieria e dell'aviazione dell'unità 'Sud', la liberazione della città di Artemovsk è stata completata", ha dichiarato il ministero della Difesa russo, utilizzando il nome di Bakhmut dell'era sovietica. Ma l'Ucraina nega: "Non è vero, fake news".

Il rappresentante speciale cinese Li Hui dovrebbe essere a Mosca la prossima settimana. Lo si apprende da una fonte informata russa. "Aspettiamo una visita la prossima settimana", ha detto la fonte ai giornalisti. All'inizio di questa settimana, Li ha visitato Kiev. Da Varsavia si recherà in Francia, Germania e Russia. A marzo la Cina ha presentato il suo piano su come risolvere il conflitto ucraino. Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha affermato che un accordo è possibile solo attraverso colloqui di pace e con il dovuto rispetto per le preoccupazioni di tutte le parti coinvolte. Successivamente è emerso che dal 15 maggio Li si sarebbe recato in Russia, Ucraina ed Europa per discutere la situazione ucraina.

Zelensky protagonista al vertice di Hiroshima. Anche con un faccia a faccia con Joe Biden. Mentre dagli Usa arriva un'apertura nei confronti dell'iniziativa diplomatica della Cina; "Pechino potrebbe assolutamente avere un ruolo". Sul campo, il ministero della Difesa di Mosca annuncia la presa di Bakhmut. Putin si congratula con le truppe, Zelensky costretto a cedere: "Bakhmut è solo nei nostri cuori oggi". In precedenza era stato il gruppo Wagner a rivendicare la conquista, con una smentita di Kiev. Macron invita alla cautela. Mentre il cancelliere Scholz avverte: "Gli F16 sono un messaggio a Putin, Non può prevalere".

Zelensky: "La distruzione di Bakhmut mi ricorda quella di Hiroshima" - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato la "distruzione totale" della citta' di Bakhmut nell'Ucraina orientale alla devastazione di Hiroshima del 1945 dopo l'attacco nucleare. "Le foto di Hiroshima mi ricordano Bakhmut. Non c'e' assolutamente nulla di vivo, tutti gli edifici sono distrutti", ha affermato Zelensky, parlando proprio da Hiroshima, sede del vertice G7. "Assoluta distruzione totale. Non c'e' niente, non ci sono persone".

Vaticano: Ucraina, confermata la missione di Zuppi 

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha affermato quanto segue: “Posso confermare che Papa Francesco ha affidato al Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio".

"Accogliamo come un segno di grande fiducia e con i migliori auspici la decisione di Papa Francesco di affidare al Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni del conflitto in Ucraina e ad avviare percorsi di pace", ha commentato in serata li segretario della Conferenza Episcopale, monsignor Giuseppe Baturi.    "Invitiamo le comunità ecclesiali e, in particolare, i monasteri presenti sul territorio nazionale ad accompagnare sin d’ora con la preghiera questa missione che il Santo Padre ha voluto conferire al Presidente della CEI affinché porti frutto e aiuti a costruire processi di riconciliazione", ha aggiunto, "Considerate l’importanza e la delicatezza dell’incarico – fa sapere il direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado – il Cardinale non rilascerà interviste né dichiarazioni fino a quando non sarà ritenuto opportuno, d’intesa con il Papa e la Santa Sede".

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