Guerra Ucraina, Kiev: "Mosca usa la superbomba". Distrutte due basi russe

Nuovo allarme aereo a Kiev e nel centro del Paese. A Bakhmut gli ucraini continuano a respingere le forze nemiche.

di redazione esteri
Guerra Russia-Ucraina, raid ucraino su palazzo governo a Donetsk
Esteri

Guerra Russia-Ucraina, Kiev conferma: Mosca ha usato una superbomba

Kiev ha confermato la notizia secondo cui i russi hanno usato le nuove bombe plananti UPAB-1500B da 1,5 tonnellate contro l'Ucraina, progettate per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale. Lo ha detto il portavoce dell'Aeronautica Yuri Ignat, citato da Ukrainska Pravda: “Questa informazione non è nuova. Loro (i russi) possono usare missili a distanza, ma possono anche usare bombe aeree guidate. Perché abbiamo bisogno degli F-16 o di altri aerei? Per contrastare questa minaccia, per proteggere le nostre città e i nostri villaggi”.

Ucraina, nuovo allarme aereo. Kiev abbatte 13 droni russi 

E nel frattempo anche nella notte tra il 5 e il 6 marzo è suonato l'allarme aereo a Kiev e nelle regioni centrali dell'Ucraina. Successivamente le sirene hanno risuonato in tutto il Paese, come riporta l'Ukrainska Pravda citando il monitoraggio del gruppo Belarusian Gayun su Telegram. E il portavoce dell’Aeronautica Ucraina, Yuriy Ignat, ha dichiarato che le forze di Kiev hanno abbattuto 13 droni su un totale di 15 lanciati dalle forze russe sull'Ucraina: "I droni sono stati lanciati dalla direzione nord. Erano droni kamikaze del tipo Shahed-136 di produzione iraniana. Ne sono stati lanciati 15 e 13 sono stati distrutti dalla difesa antiaerea e da vari mezzi di fuoco", ha detto Ignat definendo il lavoro delle forze di difesa "abbastanza buono".

Kiev: "Distrutte due basi russe a Melitopol". I soldati ucraini a Bakhmut denunciano: "Non riceviamo sostegno"

Le forze armate ucraine non si arrendono e, come riporta Ukrinform citando il sindaco ucraino Ivan Fedorov, hanno distrutto due basi militari russe a Melitopol, città ucraina attualmente sotto il controllo delle forze di Mosca. "Due potenti esplosioni sono state udite nei quartieri settentrionali della città. Abbiamo informazioni che due basi, dove erano di stanza i russi, sono state distrutte", ha dichiarato. Sono rimasti uccisi centinaia di soldati occupanti.

Ma sul fronte di Bakhmut la situazione è drammatica, fa sapere il Kyiv Independent riportando le testimonianze dei soldati impegnati nella difesa della città chiave nel Donetsk: “Battaglioni ucraini impreparati, scarsamente addestrati, lanciati nel tritacarne in prima linea a Bakhmut per sopravvivere con scarso supporto di veicoli corazzati, mortai, artiglieria, droni e informazioni tattiche”. “Non riceviamo alcun sostegno”, dice Serhiy, soldato che ha combattuto in prima linea a Bakhmut, intervistato dal portale online nella vicina città di Kostiantynivka. Insieme a un altro commilitone, hanno denunciato come “l'artiglieria russa, i veicoli da combattimento della fanteria e i veicoli corazzati per il trasporto di personale siano spesso lasciati a colpire le posizioni ucraine per ore o giorni senza essere bloccati dalle armi pesanti ucraine”, scrive Kyiv Independent. “I mortaisti hanno parlato di estrema scarsità di munizioni e di dover usare armi risalenti alla seconda guerra mondiale”, sottolinea l'articolo.

Ucraina, il ministro della Difesa russo Shoigu in visita a Mariupol

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, nell'ambito di un viaggio nel Donbass, si è recato a Mariupol, dove ha verificato "lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri degli edifici e delle strutture in costruzione".

Ucraina, Metsola: "Orgogliosa delle nostre scelte, uniti più che mai". Il cancelliere Scholz duro sul rapporto Cina-Russia

Dall'Europa non mancano di arrivare voci a sostegno dell'Ucraina: "Sono orgogliosa delle scelte che abbiamo fatto. Ci siamo uniti come mai prima d'ora" ha dichiarato la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, nel suo videomessaggio inviato alla 14esima riunione plenaria del network europeo del Corpo della Guardia di Finanza in corso a Roma. "Tutti abbiamo fatto e stiamo facendo la nostra parte", ha sottolineato.

Mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una intervista alla Cnn, alla domanda se potesse immaginare di sanzionare la Cina nel caso aiutasse Mosca, ha risposto: "Penso che avrebbe delle conseguenze, ma ora siamo in una fase in cui stiamo mettendo in chiaro che ciò non deve accadere e sono relativamente ottimista che avremo successo con la nostra richiesta, ma dovremo verificare".

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