Guerre dimenticate, i bambini vittime dei conflitti nel mondo. La mappa

Il Progetto Accademico UNETCHAC che, dall'Italia a 4 continenti, svilupperà dati sensibili su bambini in conflitto armato e la mappa virtuale per le scuole

di Redazione
(foto Lapresse)
Esteri

I bambini in conflitti armati, parte il progetto UNETCHAC - Da 4 Continenti la Prima Mappa Virtuale per Scuole e Università

Da Myanmar a Rd Congo, dall’Afghanistan a Mali e Sudan: l'Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC), con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in Italia,  lavorerà su queste e altre zone di conflitto e post conflitto con l'obiettivo di sviluppare dati sensibili e analizzare abusi e violenze contro i bambini. Oggetto di analisi saranno anche i processi di reintegrazione sociali a favore di questi minori. Trattasi del primo lavoro di ricerca su scala globale svolto da un Network universitario specializzato sui bambini in conflitto armato.

Il "Piano Nazionale sulla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni 1325 e l'impatto dei conflitti su bambini e bambine" è il Progetto della Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC) realizzato in collaborazione con l'Istituto di Studi Politici S. Pio V: ricercatori accademici da Africa, Asia, Sud America, Europa dell'Est saranno i motori di questa analisi quantitativa e qualitativa in cui lo studio diventa l'arma per rendere visibili le guerre invisibili, per analizzare le condizioni legali e sociali che contribuiscono alla perpetrazione della violenza sui bambini anche considerando gli obiettivi del IV Piano di Azione Italiano per l’attuazione della Risoluzione 1325 su “Donne, Pace e Sicurezza”.

“La ricerca intrapresa dall’Universities Network for Children in Armed Conflict riveste una importanza particolare. Intesa a documentare non soltanto la dimensione quantitativa delle gravi violazioni a cui sono esposti bambini e bambine nei conflitti armati in varie aree del mondo, ma soprattutto a mettere in luce le criticità di tali violazioni da un punto di vista qualitativo, i suoi risultati sono destinati a costituire un indispensabile punto di riferimento per l'adozione di misure effettive per risolvere tali criticità nel quadro di una cooperazione internazionale che ci auguriamo sempre più attenta ed efficace su un tema che interessa direttamente i diritti delle generazioni future", sottolinea Fausto Pocar, Presidente UNETCHAC e Presidente dell’Istituto di Diritto Internazionale Umanitario IIHL – Sanremo.

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