Guerra, Kiev: "Mosca pronta a negoziare dopo la liberazione del Donbass"

"Il sostegno alla guerra nella Federazione Russa sta rapidamente cadendo verso il basso": l'annuncio del consigliere del presidente ucraino Zelensky

Esteri

Guerra Russia Ucraina, dopo la liberazione di Kherson scatta l'allarme aereo in tutto il Paese 

"Il sostegno alla guerra nella Federazione Russa sta rapidamente cadendo verso il basso" e "politicamente e psicologicamente, Mosca non è ancora maturata per veri negoziati e ritiro delle truppe. Ma accadrà. Subito dopo la liberazione di Donetsk o Luhansk". Lo ha affermato il consigliere del presidente Zelensky Mykhailo Podolyak in un tweet. Tutti, ha aggiunto, "dall'oligarca al calzolaio" si stanno formando l'opinione che "è ora di finirla".

Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha poi affermato che le forze russe hanno distrutto tutte le infrastrutture 'sensibili' prima di lasciare Kherson, e ha promesso di ripristinare tutti i tipi di infrastrutture di comunicazione, forniture di acqua, riscaldamento ed elettricità.

Tuttavia, Zelensky, durante il suo discorso quotidiano, ha proseguito spiegando che non è ancora giunto il momento di realizzare questi lavori e ha chiesto alla popolazione di fare attenzione e di non controllare da soli la stabilità degli edifici, né gli oggetti lasciati dagli occupanti russi. Il presidente ucraino ha spiegato in dettaglio che ci sono dieci gruppi di esperti che lavorano per disattivare tutti i tipi di esplosivi e ne hanno già neutralizzati 2.000 tra mine, cavi elettrici e munizioni inutilizzate.

Zelensky ha inoltre riferito che nel pomeriggio di ieri le forze ucraine hanno recuperato 60 insediamenti nella regione di Kherson, dove la polizia ha iniziato ad adottare misure di stabilizzazione, in corso anche in città. Ha anche riconosciuto il lavoro di tutti i soldati che hanno reso possibile la liberazione di questa regione e ha assicurato che "è già chiaro a tutti che il risultato sarà favorevole all'Ucraina".

Guerra Russia Ucraina, Papa Francesco: "La pace è possibile non rassegniamoci" 

"Rimaniamo sempre vicini ai nostri fratelli e sorelle della martoriata Ucraina. Vicini con la preghiera, con la solidarietà concreta: la pace è possibile, non rassegnamoci alla guerra", ha detto Papa Francesco al termine dell'Angelus.

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