Midterm: Trump non sfonda, Biden in piedi. Per il 2024 si rafforza De Santis

Per tradizione il presidente perde al voto di metà mandato. Eppure Joe fa (molto) meglio del previsto. Nei Repubblicani si rafforza il governatore della Florida

di Lorenzo Lamperti
Esteri

Midterm Usa: i Dem reggono, nei Repubblicani De Santis si rafforza più di Trump

Doveva essere un trionfo, se sarà vittoria sarà risicata. Molto risicata. Le elezioni di Midterm americane si sono rivelate molto diverse da come in molti si attendevano. E come lo stesso Donald Trump si attendeva. Più che una affermazione a mani basse dei Repubblicani, si è rivelato un testa a testa dove il Gop sembra destinato a prevalere (ma di poco) alla Camera dei Rappresentanti. Mentre al Senato è ancora un puro testa a testa. Ma alcune valutazioni restano e resteranno anche al netto dei risultati finali.

Sì, perché l'indicazione è già molto chiara. La "vendetta" di Trump non si è consumata. Anzi. Anche perché alle Midterm è una tradizione di lungo o lunghissimo corso che il presidente in carica perda. Era successo anche a Barack Obama nel 2010, per restare al campo dei Democratici. Si dava per scontato che questo accadesse anche stavolta, viste anche le tante debolezze di un Joe Biden che è apparso incerto sul campo interno ed esterno.

L'ex presidente Trump aveva messo tutto il suo peso nella campagna elettorale, soprattutto nel finale, preannunciando la candidatura per le elezioni presidenziali del 2024 che dovrebbe essere ufficializzata la prossima settimana. In tal modo, Trump ha legato il destino del Midterm a se stesso. Pur essendo un voto amministrativo e locale, viste le tante poltrone da governatore in palio, il risvolto ai massimi livelli è evidente e ovvio.

Trump non ha stravinto. E Biden non ha perso nettamente. Anzi, per come era messo alla viglia si può dire che si sia salvato. Tanto che un candidato democratico in Arizona, Ruben Gallego, ha ripostato un tweet di Musk del 15 giugno, in cui il miliardario prevedeva un’”onda rossa” alle elezioni di midterm, chiedendo come fosse andata. “Ho votato per Mayra Flores prima volta che voto per un Repubblicano. Una imponente onda rossa nel 2022”, aveva scritto Musk. Peccato che Mayra Flores, candidata per la Camera in Texas, considerata il nuovo astro nascente dei conservatori, in realtà è stata battuta nettamente dal Democratico Vicente Gonzalez, superata di undicimila voti, e di più di otto punti percentuali.

Biden si è salvato nonostante essere finito nel mirino di tanti per non essere riuscito a stoppare la crescita record dell'inflazione né a ottenere risultati significativi sulla politica estera. Anzi, in molti ritengono che la sua debolezza abbia invitato la Russia a invadere l'Ucraina, mentre le relazioni con la Cina sono ai minimi termini. E ora anche il dossier Corea del Nord si è pericolosamente riaperto, proprio alla vigilia del Midterm. Persino i rapporti con l'Arabia Saudita, storico alleato Usa in Medio Oriente, sembrano quasi compromessi con Ryad che ha respinto la richiesta Usa sulla produzione di petrolio e si appresta a ricevere Xi Jinping a dicembre.

Eppure Biden ha tenuto e Trump non ha davvero sfondato. Il vero risultato mai in bilico della tornata elettorale è stata la conferma in Florida del governatore repubblicano Ron De Santis. Sembra proprio essere lui il vero vincitore di questo Midterm. Anche perché lui ha vinto facile, mentre i Repubblicani anche vincendo non si affermeranno in maniera netta. Lui, insomma, ha fatto meglio del suo partito. E anche meglio di Trump e i trumpiani. Il suo nome come alternativa The Donald per il 2024 potrebbe prendere ulteriore quota.

Nel frattempo, gli Usa andranno avanti con un Biden forse azzoppato, ma meno barcollante di quanto ci si potesse aspettare.

 

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