Migranti, altro che solidarietà: via libera ai controlli rafforzati ai confini

Bruxelles dà l'ok a frontiere più blindate. Non solo quelle esterne del blocco, ma anche quelle interne. Con buona pace dei paesi di primo approdo

di Redazione Esteri
proteste migranti a Lampedusa
Esteri

L'Ue verso l'approvazione di maggiori controlli alle frontiere  

Altro che maggiore solidarietà europea. La breve passeggiata di Ursula von der Leyen sul molo di Lampedusa sembra destinata a restare una photo opportunity, mentre l'Unione europea va in tutt'altra direzione. Con l'Italia, come sappiamo molto spesso primo approdo di migranti, a ricevere un nuovo suppostone da Bruxelles. L'ennesimo, verebbe da dire.

Stando a Euractiv, infatti, i ministri dell'Unione europea stanno per introdurre nuove norme che consentiranno ai funzionari addetti al controllo delle frontiere di impedire ai cittadini di Paesi terzi di attraversare i confini dell'Ue e di presentare domanda di asilo nei casi di cosiddetta "strumentalizzazione", che in particolare sarebbe stata utilizzata negli ultimi anni da Russia, Bielorussia e Marocco per aumentare la pressione sulle autorità di frontiera nazionali.

Il regolamento sulla gestione delle crisi, che mira a gestire le situazioni in cui un gran numero di cittadini di Paesi terzi attraversa le frontiere europee in un breve periodo di tempo, è attualmente in discussione tra i ministri degli Affari interni dell'Ue e fa parte della proposta di patto sulla migrazione e l'asilo. Il Patto, proposto dalla Commissione europea nel settembre 2020, è composto da dieci proposte legislative che mirano a rivedere e aggiornare la politica migratoria del blocco.

Nel contesto delle misure di crisi, sostiene Euractiv i ministri dell'Ue stanno ora spingendo per introdurre una "deroga" al normale trattamento delle richieste di asilo per i casi di "strumentalizzazione". La prevista revisione della legge consentirebbe agli Stati membri di dare alle guardie di frontiera il potere di decidere chi può richiedere asilo e chi no. Non è ancora noto come o in base a quale autorità i casi verrebbero classificati come "strumentalizzazioni".

Ma anche le frontiere interne sono sempre più blindate. Con tanti saluti all'Italia

Un'etichetta vaga che rende poco chiara l'applicazione ma che è stata criticata dai gruppi della società civile poiché, secondo il diritto internazionale, qualsiasi cittadino di un Paese terzo può richiedere la protezione internazionale quando cerca di entrare nel territorio dell'Ue. Qualsiasi espulsione senza una valutazione della domanda individuale è considerata un respingimento illegale.

Ma oltre ai confini esterni la realtà è che i controlli si intensificano anche a quelli interni. Basti vedere che cosa accade tra Austria, Germania, Francia e non solo. Tanto da creare dei dissidi tra il governo Meloni, l'Eliseo ma anche Berlino, con Emmanuel Macron e Olaf Scholz nel mirino. La stessa Vienna ha di recente ampliato i controlli di frontiera al Brennero. Il tentativo è chiaro: impedire il transito di migranti dall'Italia ad altri paesi dell'Ue, con la conseguenza che il primo approdo diventa quello finale.

Tags:
confinicontrolli rafforzatimigranti