Darmanin: da origini umili all'Eliseo nel 2027? Chi è il ministro anti Italia

Figlio di una donna delle pulizie e rampollo di Sarkozy, il ministro più giovane della V Repubblica mira alla presidenza alle elezioni del 2027

Gerald Darmanin
Esteri

Italia-Francia, ecco chi è il ministro Darmanin

"«Ho imparato che se in mensa ogni tanto non salti la coda, non avrai le tue patatine fritte», diceva ridendo all’inviata di Le Monde che lo seguiva l’estate scorsa a Mayotte, il territorio francese nell’Oceano indiano meta di migliaia di clandestini". E' anche questo Gerald Darmanin, il ministro della discordia tra Italia e Francia raccontato in un ritatto dal Corriere della Sera.

Si tratta del più giovane ministro dell’Interno della V Repubblica, che "sulla questione dei migranti fonda le mire verso l’Eliseo nel 2027, quando Macron non potrà ripresentarsi e lui avrà solo 44 anni". Secondo il Corriere, "dal suo mito Charles De Gaulle, ha preso il patriottismo e la convinzione che la Francia abbia un ruolo speciale; dal suo mentore Nicolas Sarkozy le posizioni di destra senza complessi".

Nato nel 1982 a Valenciennes, laureato all'Istituto di studi politici di Lille, Gerald Darmanin ha iniziato la sua carriera politica come collaboratore dell'eurodeputato Jacques Toubon nel 2005 e nelle file del partito gollista Ump, guidato allora da Jacques Chirac.

Appartenente a una famiglia della classe media - il padre gestiva un bistrot a Valenciennes mentre la madre lavorava come addetta alle pulizie e receptionist in un edificio appartenente alla Banca di Francia - Darmanin è stato sindaco di Tourcoing dal 2014 al 2017 e prima ancora consigliere regionale del Nord-Pas-de-Calais.

Molto vicino nei suoi primi anni in politica al deputato dell'Ump Christian Vanneste, nel 2017 Darmanin - in queste ultime settimane sotto pressione in Francia per la gestione dell'ordine pubblico relativamente alle proteste contro la riforma delle pensioni - venne nominato ministro dell'Azione e dei Conti Pubblici del governo Philippe prima di diventare nel 2020 ministro dell'Interno del governo Castex. Incarico confermato nel maggio 2022 nel governo Borne. Darmanin, un'accusa di stupro alle spalle poi archiviata, ha pubblicato due libri: 'Chroniques de l'ancien monde. Quand la droite s'est perdue' (2017) e 'Le Séparatisme islamiste' (2021)

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