Niger, il passato del generale golpista Tchiani: addestrato dagli americani
36 italiani rimpatriati con un volo speciale
Addestrato da Francia e Stati Uniti il leader del golpe in Niger
Emergono nuovi dettagli sulla figura del generale Abdourahmane Tchiani, che si è autoproclamato sulla tv nazionale nuova guida del Niger. Come racconta il Corriere della Sera, "il generale Tchiani viene descritto come un uomo discreto, taciturno, cresciuto a pane e fucile. Un militare duro e puro: formatosi da ragazzo in un’accademia di Thiès, in Senegal, ha svolto diverse missioni di addestramento all’estero, in Francia, Marocco e Stati Uniti — l’ennesimo militare formato dagli americani che si trasforma in golpista — prima di arruolarsi nell’esercito in Niger ed essere poi promosso, nel 2011, capo della Guardia presidenziale".
Col presidente destituito Mohamed Bazoum, Tchiani avrebbe in comune il legame speciale con l’ex presidente Mahamadou Issoufou, al potere dal 2011 al 2021. "Bazoum è stato il suo delfino e Tchiani un suo fedelissimo. È stato Issoufou a volerlo come capo della Guardia presidenziale, consentendogli di accrescere potere e ricchezza. Una volta insediatosi, Bazoum avrebbe potuto sostituirlo ma non lo ha fatto. Forse su richiesta di Issoufou, o forse perché in debito di gratitudine: Tchiani era riuscito a sventare un golpe poco prima che giurasse da presidente", scrive il Corriere della Sera, che aggiunge che tra i due non c’è mai stato però grande feeling, e anzi Tchiani sarebbe stato vicino al siluramento. Forse per questo è entrato in azione.
Niger, 36 italiani rimpatriati con un volo speciale
È intanto atterrato all’aeroporto di Ciampino alle 5,11 il volo speciale dell’Aeronautica militare partito da Niamey con a bordo 87 persone, di cui 36 italiani, che hanno deciso di lasciare il Niger dopo il colpo di Stato. Ad attenderle c’era il ministro degli Esteri Antonio Tajani che qualche ora prima aveva annunciato su Twitter la partenza dell’aereo dalla capitale nigerina.
Il volo speciale predisposto dal Governo, un Boeing KC 767 dell'Aeronautica militare ha trasportato i connazionali che hanno deciso di lasciare il Niger, ma anche cittadini stranieri, di cui: 21 americani, 4 bulgari, 2 austriaci, 1 nigeriano, 1 inglese, 1 ungherese e 1 senegalese. Oltre ad alcuni militari in corso di avvicendamento. In tutto 87 persone.
Soddisfazione è stata espressa dal titolare della Farnesina. “L’Italia ha fatto un gran bella figura, anche per l’efficienza dimostrata: siamo soddisfatti per il rientro degli italiani” ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.“Il presidente del Consiglio – ha aggiunto - ha seguito minuto per minuto l’evoluzione della vicenda. Era nostro dovere accompagnare i nostri italiani, anche quelli rimasti in Niger.
Un grazie – conclude il ministro - all’unità di crisi della Farnesina, alle nostre forze armate e alla nostra ambasciata in Niger che resta aperta. Abbiamo dimostrato efficienza e abbiamo fatto un grande gioco di squadra".Una situazione complessa, quella del Paese africano dopo il colpo di stato, per la quale anche altri Paesi si stanno affrettando a far rientrare i propri connazionali.Qualche ora prima dell’arrivo dell’aereo italiano a Ciampino, infatti, è stata la volta di un aereo francese atterrato a Parigi con 262 persone a bordo. La Francia ha programmato altri quattro aerei per i rimpatri.