Nord Stream 2, stop alla certificazione: dalla Germania duro colpo al gasdotto

La Germania strizza l'occhio a Biden e, a causa delle mancate condizioni giuridiche della pipeline sottomarina di Putin, sospende la certificazione

Esteri
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Nord Stream 2, bloccata la certificazione: il duro colpo dei tedeschi al gasdotto sottomarino di Putin

L'Agenzia federale tedesca per le reti sospende la procedura di certificazione del controverso gasdotto sottomarino Nord Stream 2. Nei giorni scorsi, il ministero dell'Economia e dell'Energia tedesco aveva sottolineato in un documento inviato all'Agenzia competente ad autorizzare l'avvio delle operazioni del Nord Stream 2, come l'autorizzazione all'entrata in funzione del gasdotto, che collega la Germania alla Russia attraverso il Mar Baltico, non metterebbe a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti di gas né per la Repubblica federale tedesca né per l'Ue in generale.

Parlando al Financial TimesJeremy Weir, l'amministratore delegato di Trafigura, una delle societa' più grandi al mondo che commercia materie prime, ha paventato per l'Europa il rischio di blackout energetico il prossimo inverno, qualora dovessero persistere basse temperature. Questo, perché il gas naturale nella regione è ancora insufficiente. "Non abbiamo abbastanza gas al momento e non stiamo nemmeno immagazzinando per il periodo invernale", ha detto. "Quindi c'è una reale preoccupazione che se abbiamo un inverno freddo, potremmo avere dei blackout in Europa".

"A seguito di un esame approfondito della documentazione, la Bundesnetzagentur (ndr, l'Agenzia per le reti) ha concluso che sarebbe possibile certificare un operatore del gasdotto Nord Stream 2 solo se tale operatore fosse stato organizzato in una forma giuridica secondo la legge tedesca", ha affermato l'agenzia in una dichiarazione diffusa poco fa.

Secondo l'Agenzia per le Reti, la filiale costituita per la gestione della parte tedesca del gasdotto non soddisfa le condizioni necessarie al riconoscimento di "operatore di trasmissione indipendente". Fino a quando "i principali beni e risorse umane non saranno stati trasferiti alla controllata" e questo passaggio non sarà stato verificato, la procedura di certificazione è sospesa.

La decisione del regolatore tedesco dell’energia di sospendere la procedura di certificazione provoca il forte rialzo del prezzo del gas sul mercato europeo. Come scrive il Sole 24 Ore, il contratto di dicembre del TTF, utilizzato dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, ha segnato un balzo dell’11% a 88 euro/MWh subito dopo l’annuncio. A sostenere i prezzi è, inoltre, lo stop alla produzione di un giacimento in Norvegia per problemi tecnici, che in base alle attese non saranno risolti prima di venerdì.