NY, il sindaco spedisce indietro i migranti: è buonista con il deretano altrui

Il sindaco di NY, noto per le sue politiche a favore dell’immigrazione, è preoccupatissimo perché la Grande Mela non ce la fa più a gestire i nuovi arrivi

Di Giuseppe Vatinno
Eric Admas
Esteri

New York, il sindaco spedisce indietro i migranti: è buonista con il deretano altrui

La vecchia moda radical-chic di fare il buonista con il deretano degli altri non accenna a passare, anzi, vieppiù si corrobora e si rafforza. L’ultimo caso è quello dell’elegantissimo sindaco afro-americano di New York Eric Leroy Adams, ex poliziotto con il grado di capitano e secondo sindaco di colore dopo David Dinkins (1990 – 1993), eletto nel 2021 sconfiggendo il repubblicano Curtis Sliwa.

Il politico, noto prima di divenire sindaco per le sue politiche a favore dell’immigrazione, è preoccupatissimo perché la Grande Mela non ce la fa più a gestire i nuovi arrivi, 130.000 solo nell’ultimo anno, e quindi ha deciso di offrire biglietti aerei gratuiti rigorosamente di sola andata per chi se ne va e non torna più, anche per mete esotiche come l’Australia, Marocco, Colombia e speriamo no per l’Italia perché abbiamo già –ampiamente-dato. La carica di disperati, che premono dal confine del Messico, proviene essenzialmente dal centro–America e specificatamente dal Venezuela. Lo stesso New York Times del 28 settembre scorso ha dedicato uno speciale molto approfondito all’emergenza immigrazione nella città più famosa degli Usa.

Il sindaco nero ha dapprima cercato di scaricare la responsabilità sui governatori degli Stati del Sud repubblicani e cioè Greg Abbott del Texas e Ron DeSantis, avversario di Donald Trump, della Florida. Poi se l’è presa con il suo compagno di partito il presidente Usa Joe Biden reo a suo dire di non avergli dato aiuti federali (leggi quattrini) per gestire l’emergenza e poi, da ultimo, non ha trovato di meglio che questa trovata del biglietto di sola andata che sta facendo il giro del mondo. “Questo problema distruggerà New York”, ha chiosato il sindaco che aveva fatto dell’immigrazione libera la base della sua truffaldina campagna elettorale.

Naturalmente, gli altri buonisti democratici ne hanno subito approfittato per farlo fuori internamente ed accusarlo di insensibilità, di non umanità, di violazioni dello statuto della città di New York che impone l’accoglienza senza se e senza ma. Il sindaco nero allora è corso alla Corte Suprema dello Stato di New York per fare abrogare la norma umanitaria, alla faccia dell’accoglienza. Secondo Adams, la città non può più gestire un flusso continuo ed ininterrotto di ben 4.000 nuovi arrivi alla settimana senza considerare poi i 50.000 homeless di cui molti drogati e violenti che già aveva sul groppone grazie alla sua politica aperturista e che ospita nei ripari cittadini, che in inglese si chiamano “shelter”, e che hanno una validità di un solo mese e poi occorre lasciare il posto letto. Questo sistema permette di aumentare la capienza ricettiva ma nel frattempo non risolve il problema nella sua globalità.

Intanto negli Usa nord – occidentali è in corso una vera e propria “guerra” tra gli stati federali che cercano di fregarsi a vicenda rifilando gli sgraditi ospiti ai vicini. Nel caso di New York, la bomba migratoria confezionata da Adams è diretta verso lo Stato del Michigan e specificatamente la città di Chicago, quella di Obama per intenderci, che naturalmente non ha affatto gradito il ”regalino” del suo compagno di partito. Intanto, per spaventare ulteriormente i democratici che lo hanno lasciato –a suo dire- da solo, Adams ha minacciato un piano B fatto di tendopoli dotate di docce e servizi igienici per chi è costretto a dormire all’aperto, terrorizzando ulteriormente i finti buonisti che lo avevano votato.

Insomma i repubblicani hanno acquistato i pop corn e si godono lo spettacolo delle botte da orbi che i democratici si stanno dando da soli, preparando così il ritorno del probabilissimo candidato repubblicano alle prossime elezioni del 2024, Donald Trump. Nel contempo anche i residenti newyorkesi sono inferociti con il sindaco per i troppi arrivi di migranti, mentre solo i radical-chic doc della città americana pontificano ancora con il deretano degli altri. Intanto a loro che gli frega? Loro stanno nell’equivalente delle nostre zone ztl, dove nostranamente sono asserragliati i vip del Pd, e cioè l’Upper West Side e l’Upper East Side.

E sì, è proprio il caso di dire che tutto il mondo è paese.

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