Patrick Zaki: "L'unico serial killer è Netanyhau". L'attivista sta con Hamas
Accuse al governo israeliano di "crimini di guerra", nessun riferimento alla strage di civili al rave
Guerra Israele Palestina, Patrick Zaki: lungo post per dire la sua e schierarsi. Nessun riferimento al massacro del rave
Patrick Zaki si è schierato, l'attivista egiziano non ha dubbi sul colpevole nella guerra tra Israele e Palestina: "C'è un solo serial killer e si chiama Netanyhau". Zaki, attraverso i suoi profili social si dichiara dalla parte di Hamas. Sul suo account twitter Zaki posta delle considerazioni su cosa sta accadendo e rilancia notizie provenienti dal mondo arabo. "Quando un serial killer - scrive Zaki - cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili… Dove possono andare!!!". Nel lungo racconto di Zaki su Twitter non c’è una sola immagine dell'attacco di Hamas, del rapimento di ragazzi e ragazze e della strage di suoi coetanei al rave party. Del brutale attacco l’attivista posta un solo video da un account arabo, dove si vede una donna con bambino disperata in mano a un gruppo di miliziani. Zaki traduce una voce che dice: "Non toccarla. Nessuno la toccherà, lei è una donna e ha figli, dalle le coperte e lascia che il mondo veda che siamo umani".
Drammatiche invece le cronache di Zaki sulla reazione israeliana e i bombardamenti su Gaza, con il continuo aggiornamento di morti e feriti, e foto tenerissime di bambine che secondo lui sarebbero state uccise dai "sionisti", accusando il governo israeliano di "crimini di guerra" anche per avere annunciato il taglio delle forniture di cibo, acqua, carburante ed elettricità alla striscia di Gaza. Ecco il pensiero di Zaki: "Non puoi sostenere i combattenti per la libertà in Ucraina, poiché resistono all'occupazione russa, ma non in Palestina, contro l’occupazione israeliana, a meno che tu non abbia coscienza. Osservando il governo, i media e gli esperti occidentali (e i sionisti arabi) oggi…"..