"Putin criminale di guerra". Biden scatena la Russia: "Parole imperdonabili"
Altro che tregua, il botta e risposta tra Washington e Mosca è da terza guerra mondiale
Guerra Russia Ucraina, rischio sempre più alto di un conflitto mondiale
La pace è lontana. Usa e Russia si lanciano segnali di ulteriore guerra, che vanno oltre al conflitto in corso in Ucraina. Biden definisce Putin "criminale di guerra", Mosca risponde "parole imperdonabili" e intanto continuano senza sosta i bombardamenti delle città ucraine, con Mariupol ormai totalmente rasa al suolo. L'ultimo tragico segnale è stato la strage di civili nel teatro, almeno 500 morti, molti sono bambini. Biden: "Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità. Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo. Non sarà mai una vittoria per Putin indipendentemente dai progressi che farà sul campo di battaglia".
Mosca reagisce e definisce imperdonabile la retorica del capo della Casa Bianca: "Le sue bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo". Il Cremlino ha definito inaccettabili e le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Come ha sottolineato Jens Psaki, portavoce della Casa Bianca, Biden stava "parlando dal suo cuore", guardando le "azioni barbare di un dittatore brutale attraverso la sua invasione di un Paese straniero". Il dipartimento di Stato, ha aggiunto Psaki, sta conducendo la sua indagine formale sui crimini di guerra. Aumenta il rischio dello scoppio della terza guerra mondiale.